La rubrica “Radio killed the video star...on monday” si occupa di quelle radio (web-radio e fm-radio) che gratuitamente offrono spazio alla musica emergente / indipendente, nel tentativo di dare visibilità a certe sonorità per il solo piacere di farlo; con lo stesso piacere quest’oggi ospitiamo una radio che arriva ...dall’estero!
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Andiamo a fare qualche domanda a Alessandro Rampani che ci farà conoscere un po’ meglio in mondo di Radio Onyx :
Da quanto tempo frequenti il mondo delle radio e come / dove hai iniziato?
Sono trascorsi piu' di 35 anni da quando ho iniziato a muovere i primi passi in una radio locale sulle sponde del lago di Lugano. A Porlezza vi era appunto "Radio Porlezza" che come molte radio locali dell'epoca aveva un grande ascolto e successo essendo le radio private un fenomeno di grande attrazione. Ci sono arrivato grazie ad un programma che invitava gli ascoltatori a declamare una loro poesia "in diretta telefonica". Tanto fu il successo che la direzione della radio mi invito come ospite del programma la settimana successiva e da quel momento fu amore totale per il microfono. La voce piaceva e in breve mi sono conquistato uno spazio di conduzione tutto mio. In pratica ho lasciato una brillante carriera di Barman in alberghi di lusso per questo lungo viaggio nel mondo magico della radio. Radio Porlezza fu protagonista nel 1980 con il terribile terremoto in Irpinia, fummo i primi a collegarci con i luoghi del sisma grazie ai radio amatori e a denunciare la gravità dell'evento quando al TG della RAI dissero che vi erano state "poche vittime" (?). Nelle lunghe settimane successive al disastro Radio Porlezza fece da "ponte" alla stessa RAI per rispondere alle migliaia di telefonate da tutto il mondo di parenti che cercavano i loro parenti od amici vittime del terremoto. E' stata un’esperienza dolorosa ma che ha moltiplicato la mia passione per il mezzo radioofonico.
Radio Onyx nasce nel 1988 come fm radio, è stata dunque testimone del mutare dei tempi e della necessità di mutare anche in web radio: c’è nostalgia per il periodo di sola fm?
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Come tutte le radio private in generale non ha mai avuto vita facile per colpa del mal governo che vige tutt'ora in Italia e legato al problema delle frequenze mai rilasciate dalla Legge Mammi (1990) in poi e sino ai giorni nostri dove vige la legge del piu' forte, con minacce, ricatti e persino richieste di tangenti per "sistemare le cose". Come in molte altri settori, in Italia, prevale non solo la legge del piu' forte sotto profilo economico ma anche quello politico e mafioso. Il mondo delle telecomunicazioni in Italia ha contribuito a determinare negli ultimi 30 anni buona parte del malcostume che dilaga ovunque. La qualità dei programmi radio diffusi è sempre stata precaria proprio alle continue problematiche legate all'uso di frequenze perturbate o perturbanti malgrado ogni intenzione di volerlo fare; quindi nessuna nostalgia per l'FM.
Sicuramente molto cambiato è il rapporto con gli ascoltatori, dalle “telefonate in diretta” a...quale può essere indicato oggi come il mezzo di contatto più usato?
E' passato molto tempo e come sappiamo tutto evolve o involve se vogliamo. Il rapporto con gli ascoltatori è molto cambiato, le telefonate in diretta sono oramai un piacevole ricordo, sono davvero poche le radio che danno voce agli ascoltatori. La radio grazie alla Rete esiste ancora ma ha cambiato pelle. Oggi è ancora radio, ma puo' essere letta come un giornale o vista come un piccolo monitor televisivo. Per certi aspetti ha triplicato il suo modo di apparire, ognuno ne fruisce come meglio crede e con l'ausilio di mezzi complementari, il PC e/o i telefoni di ultima generazione oltre alla radio di casa e in auto. Rimana senza dubbio il mezzo piu' elastico e duttile, la radio potrà morire solo con la scomparsa del genere umano.
Già dal momento della vostra nascita c’è stata una attenzione particolare per tematiche sociali, problematiche ambientali e diritti civili, un impegno che vi ha caratterizzato e non è mai venuto meno, la radio dunque non deve essere solo intrattenimento?
Continuo a pensare alla radio come a un veicolo estremamente importante e purtroppo (in Italia) molto sottovalutato da parte delle istituzioni. Se è vero che la musica è la colonna sonora di ognuno di noi e la radio in questo è sovrana, è anche vero che la radio è insostituibile per i numerosi servizi che essa offre. Abbiamo affrontato mille tematiche in questi lunghi anni, la radio è comunque intrattenimento anche quando non manda in onda canzoni ma parla e racconta, informa e offre servizi Qualche ricordo particolare nella storia di Radio Onyx?
I ricordi sono tanti ma visto che ho scelto di fare radio ad un certo punto della mia vita, questi sono sopratutto legati alla opportunità che essa mi ha dato nel conoscere moltissimi grandi artisti nazionali e internazionali. Credo che questa condizione derivi anche dalla ubicazione della radio a cavallo tra due nazioni, luoghi spesso frequentati da personaggi importante. Radio Onyx ha certamente un primato che poche o nessuna altra radio locale puo' vantare e cioè l'aver avuto ai suoi microfoni personaggi che sono la storia della musica...da Ray Charles, Adamo, Gilbert Becaud, Aznavour, Riccardo Cocciante, Compay Segundo, Morandi ecc. ecc. Oppure l'aver dato il là a Davide Van De Sfross; e ad altri emergenti che hanno partecipato nel recente passato al nostro format radiofonico "Mytho's". Attualmente vi è Mauro Brisotto e la sua band che sta aprendosi un varco nel difficile mondo della musica. Oppure Scilla che da un paio di anni canta nei Club della California.
Rimaniamo nell’argomento musica, vivendo comunque fuori dai confini dell’Italia potete forse avere un giudizio più distaccato del mondo musicale ristretto nei nostri confini, la nuova musica prodotta in Italia ha le potenzialità per varcarne i confini?
La musica non conosce confini, per fortuna, l'Italia dispone di una culla di artisti impressionanti e anche molto validi. Purtroppo se vogliono lavorare devono spesso recarsi all'estero. Abbiamo numerosi esempi. L'Italia in mano alle mafie, alla politica ugualmente criminale, non agevola il loro compito. Gli artisti in molti casi hanno la mani legate dai discografici ma sono particolarmente oggetto di sfruttamento delle loro associazioni di categoria. Mi riferisco alla SIAE, alla SCF e al MEI (Audiocoop) buon ultimo che si candida a rastrellare denaro in vista della possibilità di riempirsi le tasche come le prime due grazie alle provvigioni derivanti dal loro "lavoro". Sul capitolo del diritto d'autore e connessi, essendo stato il fondatore e presidente dell'A.I.R.L. con la Liberatoria si è creato un capitolo storico che nella sua semplicità chiarisce in poche parole il ruolo e gli interessi delle parti senza alcuna mediazione speculativa da parter di terzi. I titolari delle opere devono essere consapevoli dei loro diritti nel rispetto del lavoro e del ruolo insostituibile delle radio locali. A fruire di questo sono tutti gli artisti indistintamente.
E’ ancora possibile parlare di musica emergente oppure ad emergere possono essere solamente i protagonisti dei tanti talent-show televisivi?
I talent televisivi sono una potente macchina da guerra con la quale si produce merce da consumare rapidamente e che vi si affida è un illuso. La musica passa sempre e comunque attraverso la radio e alla sua evoluzione. Ma sempre radio è! Una volta che hai creato il fenomeno lo devi sbolognare sulle radio che vengono sfruttate senza alcun riscontro economico. Un vero talento musicale come in ogni attività deve fare la sua gavetta, spesso lunga e dura. Ma se vi è talento questo verrà fuori e sarà per sempre. Un artista può anche morire fisicamente ma in realtà non morirà mai grazie alla sua voce destinata a patrimonio dell'umanità. La musica lo rende immortale e ancora una volta sono e saranno le radio a mantenerlo vivo per sempre.
Una delle differenze sostanziali tra fm-radio e web-radio è la possibilità di riascolto tramite podcast che queste ultime possono offrire, chi fa radio deve dunque adeguarsi all’idea che le “dirette” diventeranno sempre più dei momenti a disposizione per un successivo ascolto, deve rivolgersi dunque non soltanto a chi ascolta ma anche a chi ascolterà?
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In questa rubrica si parla quasi esclusivamente di musica emergente / indipendente ma tu con la tua trasmissione “A tu per tu” hai intervistato pezzi di storia della musica italiana e internazionale, c’è qualcuno che avresti voluto intervistare prima che fosse diventato così famoso? C’è una di queste interviste che ricordi con più piacere e che tipo di sorprese possono riservare gli incontri con personaggi di questo calibro?
La passione per la radio mi ha permesso di incontrare e conoscere moltissimi artisti come ho già detto, di aver contribuito con la promozione a far conoscere Davide Van De Sfross e altri che stanno crescendo; la storica rubrica "A tu per tu" è quella che mi ha permesso poi di avvicinare tutti i Big. Ogni personaggio rappresenta una storia e senza falsa modestia devo dire che molti hanno lodato il mio lavoro per averli messi a loro agio, un fatto non sempre scontato e spesso con dei modi e dei ritmi che danno poco spazio al bisogno di comunicare da parte dell'artista.
Un ricordo particolare l'ho con Charles Aznavour: Chi fa l'intervista (in Italia) è spesso portato per deformazione professionale a dare "del tu" al personaggio di turno. Quando mi sono trovato di fronte al grande chansonnier mi sono posto con il tu e Lui subito, garbatamente, mi ha fermato per chiedermi di dargli del VOI e neppure del Lei!! Una lezione..di cui gli sono grato.
Puoi fornire un recapito ai musicisti che volessero inviarti qualcosa della loro produzione?
Come sempre e come tutti fanno in generale, il primo contatto ha luogo con la nostra mail: radioonyx@bluewin.ch
Hai un qualche consiglio da dare agli autori emergenti prima che ti sottopongano il materiale?
Non devo insegnare niente a nessuno; penso che tra i giovani in generale vi siano molti talenti da seguire. Posso solo invitare tutti a imparare a scrivere i loro pezzi. Raccomando a tutti di allegare la famosa LIBERATORIA A.I.R.L. alle radio a cui vi rivolgete per promuovere i brani che vengono Inviati. E' indispensabile se non si vuole che vengano sistematicamente cestinate le richieste.
Per la serie “adotta un artista emergente” ti viene in mente qualcuno che ci consiglieresti da andare subito a sentire?
Nessuno viene escluso a priori a Radio Onyx...la musica come dico sempre passa sempre e cmq dalla radio e questo vale anche per coloro che vanno a Sanremo a chiedere la grazia.. Musica è vita e con Radio Onyx la musica diventa spettacolo!!
Grazie Alessandro, a voi tutti un buon ascolto : Radio Onyx è raggiungibile all’indirizzo www.radioonyx.org
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