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lunedì 15 aprile 2019

Dalla pagina web del comune di Polverigi (AN) : 
Anche quest’anno L’Amministrazione Comunale organizza la manifestazione della “Passione”, giunta oramai alla sua 46° edizione. Tale rassegna, trae origine dai canti rituali di questua, molto diffusi nell’Italia Centrale. La versione di questa lauda, di eccezionale valore storico, contemporanea alla sacre rappresentazioni del XII° secolo, è rimasta ovunque molto fedele nel testo e nella musica di allora. 
Le parole dicono della morte di Cristo, ma nel ritmo c’è già la resurrezione.
Infatti nella settimana antecedente la Pasqua, nella “Domenica delle Palme”, la “PASSIONE” viene eseguita regolarmente da un suonatore di organetto o fisarmonica e da due “cantori” che eseguono alternandosi al canto, una strofa per uno, accompagnandosi con il cembalo ed i timpani. Il canto viene quindi portato casa per casa da squadre di cantori, come augurio di salute, benessere ed abbondanza, in cambio di cibo e vino destinati al pranzo che conclude la festa.
Pertanto, se nella mattinata di domenica 14 aprile, sentirai dalle finestre della tua abitazione, una musica popolare che racconta la liturgia della Passione di Gesù Cristo, non stupirti, è semplicemente lo sforzo pluriennale che l’Amministrazione Comunale, compie per mantenere e rivitalizzare, le nostre più antiche e valide tradizioni contadine.


Ieri anche io e Lorenzo Cantori abbiamo partecipato e nella mattinata siamo stati raggiunti dalla troupe televisiva della rai che stava realizzando un servizio sulla manifestazione e siamo dunque finiti nel tg regionale. 



questo il servizio del tg3
e questa l'esibizione pomeridiana sul palco 


domenica 14 aprile 2019



All'ingresso l'impressione è quella di trovarsi alla Vince Lombardi High School, avete presente il film "Rock'n'Roll High School" quello con i Ramones protagonisti? In realtà siamo a Jesi, all'Istituto di Istruzione Superiore Marconi Pieralisi ma il paragone con gli studenti della scuola del film ritorna parlando poi con gli insegnanti che ci mettevano in guardia sulla attenzione che gli studenti avrebbero potuto riservarci ("sono un po'...come dire?...vivaci ecco) e che dunque ci facevano venire qualche dubbio sulla buona riuscita del nostro reading / concerto "Vi cunto e vi canto". Parole, argomenti, canzoni e racconti che richiedono un po' di attenzione, una buona predisposizione d'animo e comunque un coinvolgimento da parte di chi ascolta, tanto da non farlo sentire spettatore passivo ma protagonista pure lui. 









L'aula magna che ci avrebbe ospitato si è rivelata veramente ottima come acustica quindi abbiamo, con vero piacere, rinunciato all'amplificazione optando per una esibizione del tutto acustica. 









All'arrivo dei "temuti" ragazzi poche parole sono bastate per rompere il ghiaccio e creare la giusta atmosfera, la presentazione degli strumenti per quanto operazione alquanto banale in realtà mi ha fatto capire quanto la musica (e gli stessi strumenti musicali) siano ormai così distanti dalle passione e conoscenze dei ragazzi (di molti ragazzi) che anche farsi dire il giusto nome degli stessi è stato tanto divertente quanto difficile; non siamo all'interno di una scuola di musica quindi c'è da aspettarselo e in fin dei conti va bene anche così, l'importante è risvegliare un minimo di curiosità e interesse. 



La vera sorpresa è stata invece l'attenzione che i ragazzi ha mantenuto per tutta la durata dei circa 90 minuti.
Già il piccolo stratagemma di far iniziare proprio loro, che con le mani ricreavano il rumore della pioggia dapprima lieve poi sempre più forte e assordante fino a ritornare debole e spegnersi con l'inizio del primo brano; già questo è bastato a farli "entrare" dentro il nostro spettacolo e renderli partecipi da subito.

Ecco la scaletta dei brani che abbiamo suonato :
LA CANZONE DEI CANTASTORIE 
BELLA CIAO
SETTE LUCCIOLE
MARTIRI DI VIA CANNUCCIA
SAN MARTINO
MARCO CAVALLO
LA FABBRICA
TRENI ALLA STAZIONE
CANTO DEI MALFATTORI



con la chiusura tutta dedicata al saltarello e la speranza / certezza che a casa avrebbero riportato qualcuna di quelle storie raccontate, l'orrore della guerra, la resistenza, l'accettazione delle diversità, le lotte contadine e operaie, la libertà da ricercare sempre, il passato di qualcun altro che molto spesso altro non è che il nostro presente.





Grazie ragazzi e ragazze dell'I.I.S. Marconi Pieralisi di Jesi, ci avete fatto sentire a casa con voi. 






lunedì 8 aprile 2019

Uno dei tanti piaceri che si possono provare quando si suona è quello di sperimentare posti "atipici". Portare la musica dove difficilmente può capitare di incontrarla, per un motivo o l'altro, è sempre una sfida che vale la pena di accettare. Ieri ad esempio ci è capitato di portare il nostro reading concerto all'interno degli stabilimenti Ceci, una ex centrale idroelettrica al Borgo Conce di San Severino Marche (MC), tra turbine e macchinari vari da tempo messi a riposo all'interno di un edificio di vera e propria archeologia industriale. 

Grazie alla cortesia del proprietario ho potuto approfittare di una visita guidata e di un racconto dettagliato della storia dell'industria con la spiegazione della funzione di quei strani congegni, tra la chimica e la meccanica; insomma eravamo in una sorta di santuario industriale e ho potuto solo immaginare quel che potevano essere i rumori quando tutto era in piena attività. In quel silenzio pieno di echi abbiamo trovato il giusto spazio per le nostre parole e canzoni che sono rimbalzate da una parete all'altra. 

Complimenti all'amministrazione comunale per aver saputo prima immaginare e poi realizzare una esibizione come quella di ieri. Insieme a me c'erano Tullio Bugari e Lorenzo Cantori e questa è stata la scaletta dei brani :

CALIBANO (la canzone della libertà)
LA FABBRICA
I VIANDANTI
DON CHISCIOTTE
TRENI ALLA STAZIONE
SU ALZATI MARIA
PRESSAPPOCO ALLA STESSA ORA
IL CANTO DEI MALFATTORI