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domenica 23 gennaio 2022

giovedì 13 gennaio 2022

Ho ricevuto quest'oggi questa bellissima recensione di "Storie ordinarie di un quartiere qualsiasi" e con piacere la condivido, un grazie enorme a Daniele "Trubbs" Trucchia che si è immerso pienamente in ogni parola/nota.

Caro Silvano,

finalmente mi sono preso il giusto momento di attenzione e relax per fare un bell’ascolto completo della tua ultima opera “Storie ordinare di un quartiere”.

Sei proprio un cantautore d’altri tempi, che sa rievocare il passato in modo cinematografico, alla Pinocchio di Luigi Comencini per dare un’idea.

All’inizio, senza il supporto del testo a margine che hai allegato nel libretto, si farebbe fatica a smascherare i vari personaggi e le storie che si nascondono tra le righe di ogni brano, mentre leggendo prima il testo introduttivo e poi ascoltando, tutto assume un nuovo significato. Dunque queste persone sono esistite davvero e tu le hai conosciute. Oggi le presenti anche a noi.

“C’era una volta” è forse la più diretta e chiara di tutte le canzoni. Traspare tanto amore e fiducia nelle persone, quelle qualità così rare e difficili da trovare oggi da far sospettare che il cantastorie sia pazzo, un tipo da evitare. Un comodo espediente per mettere a tacere la nostra coscienza e credere che siamo noi dalla parte del giusto, con i nostri sospetti e l’indifferenza che ci accompagnano ogni giorno. Invece lui “c’era una volta” è un uomo vero, uno che conosce tutti e si preoccupa di tutti, soprattutto è uno che sorride sempre… Dicevano ad un corso che se vediamo un uomo camminare per strada tutto incazzato è normale perché sai… i problemi… i pensieri… le angustie… Invece se vediamo uno che va in giro sorridendo pensiamo che è uno scemo o un fuori di testa. Verissimo.

Di “Una mina” mi ha fatto tanto pensare la riflessione delle navi e dei treni che partono, abbinati all’idea delle tante persone che sono appunto “partite” senza tornare. La fragilità e la brevità della vita, le tante volte in cui ci arrabbiamo per cose stupide, rovinandoci le giornate e poi… all’improvviso si parte, senza tornare. Bella.

“Sul tetto” è stupenda. L’avevo già ascoltata nel primo invio che mi avevi fatto e già allora ne ero rimasto entusiasta. Innanzi tutto mi emoziona tutto ciò che riguarda la dimensione onirica, l’idea del corpo che riposa nel letto, immobile e incosciente, mentre la mente viaggia, le immagini sembrano reali, ci sembra di vivere un’altra vita. Poi leggendo la didascalia mi sono incuriosito sulla figura del sonnambulo. Anche il sonnambulismo è un grande mistero, mi affascina da morire. Dicono che queste persone si muovano, svolgano gesti quotidiani dormendo… Bella anche la musica e forte il finale!

La più bella delle musiche è però, a mio avviso, quella di “Un cartone preparatorio”. La sua dolcezza ti culla, sembra prendersi cura di quel cartone dimenticato che pure è “parte dell’opera d’arte”. Esprime tanta tenerezza e gratitudine verso il lavoro che si svolge, l’ispirazione, la preparazione. A volte accantoniamo tanti progetti, bozzetti, idee. Chissà se un giorno prenderanno forma o verranno davvero bruciati? Anche la storia che racconti sul pittore che aveva dipinto le imposte di colori diversi mi ha colpito. L’artista è sempre quella persona speciale che fa cose strane e non si uniforma alla massa ma più di tutto è quella persona sensibile che ama tutti e non farebbe mai niente di male, un animo nobile.

“Al muro una scala” l’ho trovata un po’ meno intuitiva. Forse è uno di quei brani che vanno interiorizzati a capiti man mano, come un qualcosa che ha bisogno di crescere dentro di noi. Interessante la riflessione secondo cui “gli amanti possono fermare il tempo”.

Lo stesso “Per chi lavora di notte” mi ha colpito meno, sempre riferendomi ai primi ascolti. Dovrei ascoltarla più volte.

Riguardo l’ultimo brano “Mentre qualcuno alla finestra” esso assume un grande significato solo dopo aver letto la didascalia. La storia di quella persona nascosta dietro la finestra, le ombre che la sua sagoma proietta, il vago senso di infelicità che traspare sono tutte immagini toste. Allora anche la ripetitività del testo della canzone, se associata a quelle immagini, diviene motivo di riflessione e suggestione profonda.

Anche le foto sono intriganti nel contesto delle musiche e delle parole con cui descrivi il tutto.

Dunque Silvano posso dire che hai realizzato una serie di racconti molto originali, fuori dal tempo, capaci di far evadere l’ascoltatore portandolo in un altrove remoto. L’altrove del passato che non abbiamo vissuto, ma ci è stato raccontato. L’altrove dell’immaginazione che prende spunto da vite vissute da altri, di cui abbiamo avuto forse un’intuizione, tanto tempo fa, ma poi ce ne siamo dimenticati.

Complimenti per questo grande lavoro.

Grazie

Daniele


 

Sono davvero felice di potervi comunicare che tutti i brani di "storie ordinarie di un quartiere qualsiasi" sono stati inseriti all'interno della programmazione della web radio Radio Miranda. Per chi non la conoscesse riporto alcune notizie prese dalla pagina facebook della radio : 

Radio Miranda nasce il 30 Agosto 2014,una WEB RADIO che trasmette in tutto il Mondo MUSICA CREATIVE COMMONS CIOE’ NON COMMERCIALE E NON LEGATA A DIRITTI SIAE-RADIO NO PROFIT:"Avevo 16 anni quando era il 1976,nascevano le prime radio libere,non mi piaceva trascorrere il tempo libero seduto al bar,cosi' cominciai a frequentare la radio,era un luogo dove ci si incontrava x ascoltare la musica confrontandoci con le varie problematiche del momento...Intanto si cominciava a fare amicizia con le parti tecniche che componevano la radio:dall'antenna al trasmettitore,dal mixer ai microfoni,dai giradischi ai lettori(tape) e registratori di cassette a nastro e bobine.

Ricordo la stanza della Regia tutta tappezzata di moquette e le mura intorno coperte dai contenitori delle uova.Chi studiava,chi lavorava...Ma la sera ci incontravamo tutti sulla radio...
Dove non mancava il divano, una scrivania e una radiolina, qui in questa stanza difronte alla regia discutevamo delle nostre ore libere x compilare il palinsesto settimanale dei programmi: dal mattino alla sera compreso il notturno.Eravamo ragazzi puliti senza fronzoli x la testa, tutti uniti da una sola passione:VOGLIA DI FARE RADIO." DA ALLORA LA STORIA CONTINUA............”
Dal 2020 Radio Miranda è entrata nel gruppo RPI legata all'Associazione "COMUNICARE" di RADIO CITTÀ 105 DI EBOLI Nuccio Bruognolo

Vi invito dunque a sostenere una delle poche radio ancora libere dove si può ascoltare musica differente, una continua piacevole sorpresa e per farlo basta che andate ad ascoltarla a questo indirizzo : https://asvradiolive.asvstudios.it/public/radiomiranda

Grazie Nuccio!




 


martedì 4 gennaio 2022

Un altro impegno che mi ha tenuto occupato più di un anno alla fine ha portato ad uno splendido risultato: è stato stampato il volume "Un pellegrinaggio in Europa" che è la traduzione del primo volume di "A Pilgrimage in Europe and America"  di Giacomo Costantino Beltrami con diverse note e alcuni scritti ad accompagnare il tutto. Il lavoro che io e Tullio Bugari abbiamo fatto insieme non è stato di sicuro semplice perché non si è trattato e non poteva esserlo, di una semplice traduzione di un testo ma piuttosto abbiamo cercato di approfondire i vari riferimenti e riflessioni che l'autore ha seminato in gran quantità pagina dopo pagina. Il grande esploratore si è rivelato un profondo conoscitore delle opere e pensieri umani e le sue dissertazioni a tutto tondo su ogni materia incuriosiscono e spingono alla ricerca per saperne di più. Le sue descrizioni particolareggiate dei luoghi e il gusto per le vicissitudini umane ad essi legati fanno di ogni pagina una piacevolissima scoperta, sembra spesso di viaggiare con lui rimanendo continuamente meravigliati. Per conoscere un po' più a fondo il personaggio Beltrami riporto il link di wikipedia : https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Costantino_Beltrami
Il libro può essere ordinato direttamente dalla pagina dell'editore : https://www.serieditore.it/catalogo/le-pergamene/un-pellegrinaggio-in-europa/   oppure acquistato in una delle presentazioni che andremo a fare, la prima proprio il 6 Gennaio a Mogliano (MC). 
Buona scoperta per chi non ha mai sentito parlare di Giacomo Costantino Beltrami.