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mercoledì 27 marzo 2019


Il “cantiere dei sogni” è nuovamente aperto. La compagnia teatrale di cui faccio parte sta preparando una personale versione della storia di Peter Pan dove lo strano ragazzo avrà a che fare con un'isola che c'è e in questo luogo le diversità costituiscono parte essenziale di chi vi abita, perfino le disabilità non sono freni ma stimoli per nuove avventure. Questo è il primo brano composto appositamente per la cantante della compagnia, narra di un dialogo tra Peter Pan e una delle sirene della palude, ciascuno prova a convincere l'altro che non esiste l'impossibile e si può camminare anche se non si ha le gambe, così come si può nuotare anche se non si ha la coda.

IL CANTO DELLA SIRENA
(testo e musica Silvano Staffolani)

In un giorno di pioggia e sole
può capitare di vedere il mondo sparire
e tutt’intorno acqua solo acqua
e niente a cui aggrapparsi
serrando le palpebre potrebbe comparire
un ponte di colori da camminarci sopra
ma quando poi ogni suono si farà
molto distante
rimarrà solo un pensiero
che non potrai zittire

come farai a camminare se non hai le gambe
come farai a nuotare se non hai la coda
ma c'è un posto sulla riva del mare
dove le onde puoi indossare
e uno scoglio dove riposare giusto un po'
prima di ripartire

in un giorno di nebbia e buio
può capitare di vedere il mondo sparire
e tutt'intorno acqua solo acqua
e niente a cui aggrapparsi
quasi come un lamento che cresce di volume
ti avvolge il nostro canto e non ti lascia più
dimentica gli affanni dimentica i dolori
rimarrà solo un pensiero
che non potrai zittire

come farai a camminare se non hai le gambe
come farai a nuotare se non hai la coda
ma c'è un posto sulla riva del mare
dove le onde puoi indossare
e uno scoglio dove riposare giusto un po'
prima di ripartire
ma c'è un modo per camminare se non hai le gambe e
c'è un modo anche per nuotare se non hai la coda
ma c'è un modo per camminare se non hai le gambe e
c'è un modo anche per nuotare senza la coda