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lunedì 13 marzo 2017


Direi che il 2017 sotto il punto di vista musicale può dirsi già concluso. Un album più bello di questo è impossibile che possa uscire. Lo ascolti e lo riascolti scoprendoci ogni volta qualcosa che prima t'era sfuggito e come ogni promessa mantenuta diventa ogni volta ancora più bello. "Un pianoforte sai, può anche volare e io lo so guidare" canta Alessandro Pellegrini e fareste bene a credergli. Ammaestrate le parole e riscaldati i tasti del pianoforte, il viaggio può iniziare e il nostro accompagnatore/intrattenitore ci sa davvero fare tanto da farci dimenticare di noi stessi che a lui ci affidiamo e per un po' entriamo a far parte del suo mondo poetico e pieno di colori, nuovi. Qualcosa, quel qualcosa che da sempre cerchiamo e che, per non annoiarci, continuiamo a cercare per sempre. Quel qualcosa di indefinito che gioca a nascondersi tra una rima e una melodia, che ci è sempre appartenuto prima ancora di averlo mai posseduto, che riconosciamo con un sorriso innocente come quello di un bambino...che vede qualcosa di bello. Queste 12 canzoni (ehm...sarebbero 13 a dire il vero) contenute nel cd sono tutte finestre attraverso cui guardare paesaggi incantati di cui, se non ci si distrae troppo, se ne possono persino sentire i profumi perché le note ti arrivano addosso come il respiro del vento. Insomma "Qualcosa " di Alessandro Pellegrini è uno di quegli album da ascoltare e possedere: l'unico divieto è non innamorarsene.







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