ISTRUZIONI PER L'USO
01 – INTRO (Gesualdo Bufalino)
“D’altra
parte…io voglio ribadire una cosa, che anche l’arte più apparentemente
disimpegnata può essere più socialmente attiva e provvidenziale di altri testi
che si prefiggono in modo preciso e pedagogico questa funzione; il dolore dei
poeti non è mai inutile.”
Gesualdo
Bufalino (Comiso 15 novembre 1920 – Vittoria 14 giugno 1996) non è stato
solamente uno scrittore siciliano, probabilmente la grandezza delle pagine da
lui scritte ne fa uno dei più grandi scrittori di cui l’Italia può vantare il
privilegio di aver visto nascere, vivere e operare nel suo territorio. Prima
ancora di divenire un celebrato letterato è stato un amante e assiduo
frequentatore della letteratura, profondo conoscitore di questa arte e amico
dei libri. Come tanti altri ha tenuto per anni nei suoi cassetti quello che era
solito scrivere, le parole che una dietro l’altra formavano un percorso
compiuto e indicavano tante vie da percorrere; quasi tutte illuminate dal sole
e caratterizzate da quella forte calura tutta siciliana fatta di strade
polverose dove ogni sasso racconta una storia, che parte dall’antica Grecia e
che continua in un divenire immutabile eppure nuovo e ancora da scoprire in un
oggi interminabile. Lui tanto bravo a dare voce pressoché a qualunque cosa,
pensiero o persona, si ritrova ora (a sua insaputa, chissà che ne avrebbe
detto) ad accogliere l’ascoltatore in questo vestibolo virtuale da cui si
dipaneranno diverse strade, una per ogni canzone che andrà a seguire,
continuando a tirare il filo di questa matassa di storie tutte da raccontare…e
che stanno per iniziare…mettetevi comodi.
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