“RADIO
KILLED THE VIDEO STAR...ON MONDAY”
La
rubrica “Radio killed the video star...on monday” si occupa di
quelle radio (web-radio e fm-radio) che gratuitamente offrono spazio
alla musica emergente / indipendente, nel tentativo di dare
visibilità a certe sonorità per il solo piacere di farlo; con lo
stesso piacere quest’oggi siamo ben felici di essere in compagnia
di chi ha capito che nella vita…”l’importante è comunicare”
: Carlos Eduardo Mandìa e la sua Musik Leaks.
Musik
Leaks in realtà non è propriamente una radio piuttosto un programma
destinato a varie radio, nato nel 2010 e quindi precursore di molti
altri che poi seguiranno, a distanza di anni è arrivato ad essere
trasmesso da più di 50 radio private nazionali sia web che fm, ha
una cadenza settimanale e, ovviamente, all’interno c’è spazio
(molto) per la musica emergente. Vediamo di conoscere un po’ meglio
Carlos (la voce di Alfredo Montanarini - ideatore del programma) e
con lui la trasmissione:
Carlos
saresti così gentile da raccontarci qualcosa in più sulla nascita
di Musik Leaks? Come nasce l’idea di un “programma” da
distribuire poi alle diverse radio?
Innanzitutto,
io e Alfredo Montanarini, vorremmo ringraziare la redazione di RADIO
KILLED THE VIDEO STAR...ON MONDAY per
l'invito a questa intervista.
Tornando
alla domanda, Musik Leaks nasce dall'idea di Alfredo, ma anche mia,
di “parlare” di musica, oltre che farla ascoltare ovviamente.
Raccontare i retroscena, gli aneddoti e le storie, molto spesso
leggendarie, che riguardano la nascita e il dietro le quinte delle
canzoni e dei personaggi che hanno fatto la storia della musica.
Soprattutto rock.
Ovviamente
la nostra ambizione, così come per ogni DJ o speaker radiofonico
(sul significato di queste due parole bisognerebbe aprire un
capitolo a parte), era quella di rivolgerci ad un'ampia platea.
Non
lavorando in un grosso network radiofonico, l'unico modo per
raggiungere il nostro obiettivo era quello di distribuire alle radio
“locali” e alle web radio, il nostro format.
Tutto
sommato possiamo dirci soddisfatti, visto che, ad oggi, sono oltre 60
le emittenti radiofoniche che hanno sposato il nostro progetto in
Italia e, da quest'anno con nostra grande soddisfazione, anche nel
mondo.
Il
format nella sua versione attuale è un contenitore di diverse
curiosità, notizie e storie legate al mondo della musica e dei
musicisti. La passione più grande è quella per la musica o quella
per la radio?
Tempo
fa mi è capitato di condurre un talk radiofonico che mi ha dato
molte soddisfazioni, nonostante le canzoni fungessero solo da
intermezzo musicale tra una chiacchierata e l'altra.
Fu
allora che capì che davo molta più importanza al desiderio di
comunicare piuttosto che alla passione, che comunque c'è, per la
musica.
Un
po' come capita ai giorni nostri, quando si sente l'esigenza di
rendere pubblico, attraverso i social, un proprio pensiero o una
propria emozione. Talvolta anche intimi.
Musik
Leaks è un buonissimo esempio dell’uso che si può fare del web e
della condivisione attraverso questo mezzo, riuscite ad essere
presenti in tantissime radio sia web che fm, proprio su questo tema
vorrei domandarvi : è possibile far interagire le web radio con
quelle fm o sono ormai due mondi troppo lontani?
Le
emittenti fm non hanno alcun interesse nell'interagire con le web
radio. Innanzitutto perché le prime usufruiscono già dei vantaggi
offerti della rete, avendo tutte, o quasi, un proprio sito web,
mentre le seconde, nate soprattutto per i bassi costi di gestione,
hanno poco o nulla da offrire in cambio alle emittenti fm, sia in
termini di ascolti (in Italia siamo ancora molto affezionati alla
manopola delle autoradio), sia per la conseguente scarsa attrattività
di
mercato che esse offrono.
Quindi,
a mio parere, fino a quando una delle due realtà si troverà in una
posizione di vantaggio rispetto all'altra, sarà difficile ipotizzare
qualsivoglia forma di collaborazione.
Una
delle differenze sostanziali tra i due modi di fare radio: nella fm è
molto importante il programma “in diretta” in cui l’ascoltatore
può anche intervenire e anzi spesso è sollecitato a farlo, nel web
prende sempre più campo la “differita” con l’esempio tipico
rappresentato dal podcast e l’ascoltatore si va a sentire e
risentire i programmi di suo interesse. Cambia dunque anche il tipo
di pubblico o è sempre lo stesso?
Mi
dispiace dissentire, ma non sono d'accordo sulla netta divisione tra
FM e Web radio, entrambe nascono, anche se in tempi diversi e
circostanze ancora più differenti, dall'esigenza di comunicare,
intrattenere, informare e, perché no, fare business.
Il
pubblico è sempre lo stesso, il problema è catturare il loro
interesse. Per esempio, se si trasmette la radiocronaca delle partite
di calcio della propria squadra del cuore, all'ascoltatore
interessato, non importa se sei una radio fm o web. Quel che conta è
poter seguire la propria squadra.
Molto
spesso, invece, le radio sia fm sia web, si sostituiscono ai juke
box, trasmettendo solo musica.
Insieme
a tanta musica conosciuta riuscite sempre ad inserire anche la
cosiddetta “emergente”. Ho potuto constatare, con molto piacere,
che riuscite sempre a fare delle analisi molto approfondite del
prodotto musicale con delle recensioni veramente accurate ma riuscite
anche a intervistare i vostri ospiti mettendoli a proprio agio come
fosse una chiacchierata tra vecchi amici, c’è un segreto per
riuscire a fare ciò con tanta naturalezza? Ho come l’idea che
dedichiate davvero parecchio tempo a documentarvi e preparare il
programma giusto?
Da
qualche mese è nata una collaborazione molto interessante con
un'agenzia di promozione musicale,
che
ci fornisce periodicamente i nomi degli artisti disponibili a farsi
intervistare e il relativo materiale su cui lavorare, lasciando
comunque a noi massima libertà sulle domande da porre.
Mentre
la forma delle interviste è una mia scelta molto personale. Sono
della convinzione che intervistare un'artista debba essere una sorta
di chiacchierata. Come uno scambio di idee fatte davanti ad un paio
di birre al bar sotto casa.
Le
domande serrate andrebbero fatte ai politici, purtroppo in Italia,
molto spesso capita il contrario. Si interrogano gli artisti e si
fanno chiacchierate amichevoli coi politici. Ma questa è un'altra
storia.
E’
più facile intervistare la persona famosa, di cui tutti sanno tutto
o quasi, o il perfetto sconosciuto?
Mi
è capitato di intervistare sia gli uni che gli altri, credo che
dipenda molto dalla loro disponibilità. Anche se si è famosi, ma
disponibili, si trova sempre una domanda la cui risposta non è di
dominio pubblico, o quasi.
Attraverso
il vostro programma c’è sempre la possibilità di scoprire e poter
apprezzare musica perlopiù non conosciuta al grande pubblico, e con
le vostre interviste gli autori hanno modo di poter “spiegare” al
meglio i loro lavori, nel contempo c’è la possibilità di
ascoltare comunque musica e autori famosi; proprio questo rende
Musik Leaks ancora più originale e distinguibile. Come avviene la
scelta dell’emergente da presentare? Sonorità...genere...curiosità
o che altro?
Io
e Alfredo, data l'età, siamo dei nostalgici, due vecchietti che non
riescono a staccarsi dai grandi classici del rock, blues, soul, funk,
etc, etc. Anche se lo spazio che dedichiamo agli artisti emergenti
può apparire come una forte contrapposizione, in effetti non lo è.
Infatti la musica che propongono è fortemente contaminata dalle
sonorità di cui sopra.
L'unica
attenzione che usiamo, nel limite del possibile, è di evitare una
soluzione di continuità tra il filo conduttore della puntata e il
genere musicale che tratta l'artista emergente da intervistare,
proprio per non creare paragoni improbabili e fuori luogo.
Avendo
la possibilità di ascoltare molta della nuova musica prodotta in
Italia da parte di chi non è ancora “presente” in un mercato
discografico più o meno ufficiale (peraltro in crisi costante). Che
idea ti sei fatto di questi nuovi autori? E quali sono le differenze
nel corso degli anni in queste nuove proposte?
Sono
rimasto positivamente colpito dal talento e dalla loro
professionalità. “Ragazzi” che fanno dell'ottima musica.
Purtroppo lo scouting discografico, gente che andava in giro nei
locali alla ricerca di talenti, è quasi completamente scomparso.
Per fortuna ci siamo noi delle Radio Libere e Intenet, l'ultima
opportunità per chi non riesce a farsi strada tra i vari talent in
perfetto stile Mariano (De Filippi & C.)
Come
diceva Lester Bangs
(Philip Seymour Hoffman)
nel film
Almost Famous
“Stiamo
assistendo all'ultimo rantolo della morte della musica rock, poi sarà
solo l'industria del più fico”
.
Sarebbe
bello poter chiedere a Brian Jones, chitarrista dei Rolling Stones,
come sia finito in fondo alla piscina di casa sua, in quella
maledetta notte dell’estate del ’69.
E
il brano inedito di chi vorresti passare in esclusiva?
Un
inedito postumo dei Beatles. Un colpaccio planetario!
Chi
volesse inviarvi del materiale per poter essere poi trasmesso come
può farlo?
Per
questa stagione, abbiamo stretto un accordo con un'agenzia di
promozione di musica emergente e indipendente. Accettare di
trasmettere del materiale che ci giunge direttamente dagli artisti,
significherebbe venir meno a tale accordo. Come ti dicevo prima,
siamo antichi e crediamo ancora ad una stretta di mano tra
gentiluomini.
Un
tuo consiglio da dare agli artisti prima di sottoporvi i brani?
Evitare
la pop music, intesa come musica sdolcinata, slavata e smancierosa.
Senza nulla togliere al “genere”, ma è un mondo che non mi
affascina.
Per
la serie "adotta un emergente" ci consiglieresti un artista
da andare subito ad ascoltare?
Vi
inviterei ad ascoltarli tutti, perché ognuno di loro, avrà
un'emozione da regalarvi.
per
rimanere in contatto con Musik Leaks : http://www.musikleaks.com/
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