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lunedì 28 agosto 2017

“RADIO KILLED THE VIDEO STAR...ON MONDAY”

La rubrica “Radio killed the video star...on monday” si occupa di quelle radio (web-radio e fm-radio) che gratuitamente offrono spazio alla musica emergente / indipendente, nel tentativo di dare visibilità a certe sonorità per il solo piacere di farlo; con lo stesso piacere quest’oggi ospitiamo Fabio “AnarchyBrain” Varrone che su Extraradio si occupa del programma “suoni emergenti”

Fabio tu sei parte del mondo musicale da diversi anni, sia come musicista / discografico che scopritore di nuovi talenti e dunque attento ascoltatore; ricordi ancora le prime canzoni che ti hanno fatto innamorare facendo diventare la musica una grande passione?

E’ cominciata da bambino quando mio padre mi faceva ascoltare The Rokes, Equipe 84, Dik Dik e altri, ma la svolta è arrivata quando uscì il telefilm Love me Licia, perché anche se quei ragazzi in tv suonavano in playback mi hanno fatto sognare e mi hanno dato la spinta per dedicare la mia vita alla musica.
E l’inizio come musicista? Con quale strumento?
Ho scritto la mia prima canzone a 6 anni, accompagnandomi percuotendo un cuscino (non avevo percussioni ero troppo piccolo), ma a 12 anni mio padre per natale mi regalò una chitarra classica e da li è partito tutto. Poi a 14 anni scoprii sedendomi dietro ad una batteria di saperla suonare, pur non avendo mai toccato le bacchette prima di allora. Mio cugino scherzando mi diceva che essendo nato il giorno dopo la morte di John Bonham dei Led Zeppelin ero la sua reincarnazione, ovviamente scherzava.
La musica nel passato ha trovato il suo palcoscenico ideale all’interno della radio, al giorno d’oggi può ancora esserlo?
Certamente, basta guardare quante radio ci sono al giorno d’oggi e quante danno spazio alla musica emergente come Extra Radio ad esempio. Ovviamente nei grandi network questo è impossibile, in quanto prendono soldi dalle case discografiche per passare un brano 30 volte in un giorno ma non ci si deve mai fermare, si deve sempre cercare perché ci sono spazi dedicati ai giovani artisti anche se la ricerca richiede tempo, ma se uno sa come muoversi sul web di sicuro troverà tutto quello che potrà essergli d’aiuto riguardo alla sua musica, radio comprese!
Il microfono non serve solamente per cantare ma per trasportare la voce ovunque e infatti tu con la voce sai arrivare ai tuoi ascoltatori come se ogni parola fosse rivolta solo ed esclusivamente al singolo anziché ad una indistinta platea. Questo succede quanto a passare, insieme alle parole, sono anche le emozioni. Impieghi molto tempo a preparare i testi o riesci tranquillamente ad affidarti all’improvvisazione?
Non ho mai preparato una trasmissione perché non mi piacciono i copioni o i testi da recitare, credo che la radio sia spontaneità. Non si può fingere con chi ti ascolta perché il pubblico è molto attento e capisce se stai recitando o meno. Inoltre bisogna avere una buona parlantina e prontezza di riflessi, ad esempio potrebbe succedere che un file audio non funzioni correttamente dopo averlo annunciato e li bisogna sapere subito come intervenire. Lo stesso può accadere per qualsiasi altro tipo di imprevisto. Poi ci sono alcuni che si definiscono speaker che non si rendono conto che in radio ci vuole velocità e ritmo, molti di questi speaker invece sembrano in preda alla lentezza durante una trasmissione, dicendo spesso le classiche lettere di sospensione infinite tra una frase e l’altra come : “Eeeeeeeeeeeeeee”  oppure  “Mmmmmmmmmmm”. Questo non va bisogna riuscire a tenere il pubblico incollato agli altoparlanti per farsi ascoltare altrimenti se c’è troppa lentezza chi ti ascolta sicuramente presterà attenzione per 10 minuti al massimo e poi cambierà stazione radio.
Meglio il Fabio Varrone musicista o il conduttore radio?
Sono entrambe due rompicoglioni pazzeschi perché ci tengono troppo a quello che fanno che dedicano tutto il loro tempo a quello che fanno e questo spesso non viene capito da chi ti sta vicino (amici, parenti ecc.)
Veniamo alla musica emergente e al suo stato di salute, le “novità” musicali secondo te sono le stesse durante gli anni? Cambiano forse i generi, o gli atteggiamenti degli artisti, o il modo di approcciarsi al mercato musicale…insomma tra la musica di chi era definito emergente qualche anno fa e gli attuali ci sono differenze sostanziali?
Purtroppo si, vedo molti giovani artisti che tentano di imitare i modelli pop americani, sia come voce che come movimenti sul palco, adesso vanno di moda queste canzoni di plastica pre confezionate fatte in studio con loop o campionamenti già pronti e poi si sente nelle loro canzoni che non c’è né anima, né sentimento né preparazione. Quando ero un ragazzo si andava in studio e se non sapevi suonare non potevi realizzare demo, perché si, c’era la possibilità di sovra incidere ma non si potevano correggere stonature o sbagli come oggi. I ragazzi che oggi cercando di imporsi nel mondo della musica hanno anche un atteggiamento da super star anche se hanno inciso un solo brano, si senza capire che ci vuole umiltà nel mondo della musica.
E le differenze a livello “umano” tra gli artisti emergenti e quelli affermati?
Nessuna, un artista famoso si sente al di sopra di tutti gli altri solamente perché crede che il suo successo sia dovuto alle sue capacità quando sappiamo bene che sono le case discografiche e le agenzie di spettacolo a far in modo di imporre la loro musica.  Ci sono artisti sconosciuti migliori di quelli famosi e che sono tre volte tanto più bravi di loro, ma non hanno modo di emergere perché come ben sai esiste una lobby musicale che impedisce agli artisti di emergere. In pratica sono le major discografiche che decidono chi, come e quando diventerà famoso…e per quanto. Ma esiste un mondo sotterraneo che comprende tutti i veri musicisti che spero presto farà tremare i grandi big.
E’ necessario per te che il tipo di musica di cui ti occupi ti piaccia per realizzare il programma o la tua curiosità riesce comunque a far sì che tu possa preparare una puntata di suoni emergenti anche parlando di generi a te distanti?
Io ascolto di tutto, non mi pongo limiti a livello musicale. Mi è capitato spesso di presentare band o artisti che con il mio genere non c’entrano nulla, ma appunto per questo è bene avere una preparazione musicale a 360 gradi e non fermarsi mai ad ascoltare un solo genere perché si può imparare da qualsiasi stile musicale. La curiosità è la chiave fondamentale nella musica, senza si rischierebbe di essere statici, invece anche diversi arrangiamenti e stili possono insegnare qualcosa.
In che modo in Italia, allo stato attuale, si può aiutare a far emergere i nuovi talenti?
L’unico modo credo siano radio ed emittenti tv libere che danno la possibilità ad artisti di qualsiasi genere di esprimersi. Ovviamente come ben sapete i grandi network sono al soldo delle case discografiche, agenzie pubblicitarie e di format televisivi scadenti. Ma esiste una parte dei media che per fortuna è ancora libera. Bisogna cercare li i propri spazi!
Il tuo consiglio a chi ha intenzione di produrre musica propria prima di iniziare a presentarla al pubblico o alle web radio?
Fregatevene degli standard musicali, dei giudizi, di quelle persone che vi diranno che la vostra musica dovrà essere conforme agli standard della musica attuale, di plastica che non sa di nulla. Inventate accordi, sperimentate il più possibile e raggiungete i confini estremi della vostra curiosità musicale. Fate quello che sentite e non preoccupatevi, ci sarà sempre chi apprezzerà il vostro lavoro.
Chi volesse sottoporre la propria musica per il programma suoni emergenti in che modo può contattarvi?
Può contattarci alla mail info@extraradio.it
Il tuo programma ancora da realizzare ma che continui a sognare?
Guarda, ho lavorato in molte radio e ho realizzato tutti i programmi che volevo fare, un programma che mi piacerebbe fare è quello che parla della mia musica, ma chissà se si potrà fare.
Grazie Fabio per la tua cortesia e a tutti voi appuntamento con l’ascolto su : http://www.extraradio.net




lunedì 21 agosto 2017


“RADIO KILLED THE VIDEO STAR...ON MONDAY”
La rubrica “Radio killed the video star...on monday” si occupa di quelle radio (web-radio e fm-radio) che gratuitamente offrono spazio alla musica emergente / indipendente, nel tentativo di dare visibilità a certe sonorità per il solo piacere di farlo; con lo stesso piacere quest’oggi ospitiamo Claudio Siepi e la sua “radio incredibile”
Claudio grazie per aver accettato di parlarci di “radio incredibile”, la prima domanda da farti non può dunque che essere : incredibile perché?
L'associazione Radio Incredibile costituita nel maggio 2009 è una piattaforma multimediale di musica e life sharing che utilizza la radio come strumento media educativo per l’ Espressione del territorio, la Media educazione e l’ Inclusione sociale.
Il punto di contatto tra questi contesti è l’attività di produzione radiofonica: un grande contenitore in grado di creare e alimentare contenuti unici e significativi nonché un canale di comunicazione per dare visibilità alle diverse realtà aggregative presenti nella regione Marche compresi spazi sociali
marginali o difficili.
Tu sei uno dei co-fondatori e responsabile per il laboratorio di idee, un laboratorio sempre in fermento vista la gran quantità di attività e di temi che passano per la radio. Si dimentica spesso che proprio la radio svolge un servizio sociale di educazione e vetrina del territorio, e i vostri microfoni sono del resto aperti a tante associazioni che del sociale fanno la loro ragione di vita, vista l’importanza del vostro operato riuscite ad avere nessun aiuto pubblico?
Per scelta fondante abbiamo sempre declinato sponsorizzazione e non abbiamo mai richiesto donazioni dirette. Come tutti gli operatori del Terzo Settore, perché tali ci riteniamo, riusciamo a portare avanti il nostro operato grazie al sostegno di Bandi Pubblici e Privati. Non è moltissimo, ma rappresenta la nostra linfa vitale.
Pensi ci siano sostanziali differenze tra la web radio e la radio fm? E secondo te la prima finirà per sostituire la seconda o possono convivere ancora per molto tempo?
Il cinema non ha ucciso il teatro, lo ha cambiato. La televisione non ha ucciso il cinema, lo ha cambiato. La radio via web, più che il concetto limitante di web-radio, è un’estensione della vita radiofonica, non una sua sostituzione. Come ha scritto Cirri nel suo ultimo libro, la radio, intesa come mobile/elettrodomestico/momento aggregante non esiste più da tempo, ma rinasce in mille dispositivi diversi. Non si può parlare di sostituzione, ma di evoluzione del media.
Differenze? La radiofonia web rappresenta sicuramente un’offerta più eterogenea e, passami il termine, schizofrenica di quella in etere. Trovi tanti prodotti di personalità e dirompenti, ma trovi anche tanta fuffa personale/autoreferenziale.
 
La possibilità di riascolto dei programmi (podcast) è sempre più gradita da chi pratica il web, tu preferisci la “diretta” o la registrazione per la successiva messa on line dei programmi?
Nel 2009 eravamo in pochissimi a credere nei podcast, eravamo considerati come fratelli minori e sfortunati dello streaming web. Ora le web-radio via streaming stanno morendo epidemicamente nello scontro con i prodotti web figli delle FM, mentre spopola il podcast (professionale, hobbystica, teatrale) che ha una maggiore compiutezza mediale e una migliore godibilità.
Il podcast sarà una sorta di biblioteca del futuro?
No, i podcast saranno, in alcuni casi già lo sono, un ulteriore spazio, un ulteriore settore della biblioteca tradizionale.
Ci si innamora prima della radio o della musica che la radio trasmette?
Visto che hai usato il verbo innamorare mi permetto di usare una metafora al femminile… Tutte le donne sono bellissime, tutte sono straordinarie. Ciascuna di loro ha un guardaroba. Per forza di cose un capo lo puoi trovare in più armadi; questo capo starà bene a qualcuna, meno bene ad altre.
Ma ci si innamora davvero una volta sola, di una donna sola e ricorderai sempre il vestito che portava quel giorno.
Radio Incredibile ha anche uno spazio per la musica inedita, chi volesse sottoporre la propria musica come può contattarvi?
Basta mandarci una mail a info@radioincredibile.com . Le leggiamo tutte e le ascoltiamo tutte.
Il tuo programma ancora da realizzare ma che continui a sognare?
Vorrei iniziare a fare radio di inchiesta, e sto partendo con due progetti, uno sulla legalità e uno sul ritorno, prepotente e violento, dell’eroina.
Grazie Claudio per la tua cortesia e a tutti voi appuntamento con l’ascolto su : http://www.radioincredibile.com/





lunedì 14 agosto 2017

“RADIO KILLED THE VIDEO STAR...ON MONDAY”
La rubrica “Radio killed the video star...on monday” si occupa di quelle radio (web-radio e fm-radio) che gratuitamente offrono spazio alla musica emergente / indipendente nel tentativo di dare visibilità a certe sonorità per il solo piacere di farlo; con lo stesso piacere quest’oggi siamo in compagnia di Leonardo (Leo Speaker) Campagna direttore esecutivo della programmazione di Radio Music of the World e a lui abbiamo fatto qualche domanda :

Ciao Leonardo, innanzitutto grazie per aver accettato di raccontarci qualcosa in più sulla tua radio; vediamo, secondo quanto riportato tra le note informative il modo più giusto di descrivere la radio è : RADIO MUSIC OF THE WORLD una radio web nata il 29 giugno 2014 e il cui fondatore è Leonardo Campagna. Si ascolta solamente la musica di Artisti Indipendenti di tutto il mondo.
La musica va ascoltata nella sua integrità, a prescindere dall'artista che la esegue. La musica sprigiona emozioni forti che arrivano dritte al cuore.
La prima domanda : nel 2017 è ancora possibile avere radio e artisti indipendenti?
Certo che si, gli artisti indipendenti offrono tanto di quella musica che non basterebbe una vita per diffonderla e ascoltarla tutta, una musica fatta con tanta passione e con tanta bravura, io sono molto fiero degli artisti che trasmetto.

La tua radio è molto giovane, che cosa ti ha spinto a darle vita?
La mia radio ha piu' di tre anni di vita e sinceramente il vero motivo che mi ha spinto ad aprirla è la mia grande passione per la musica. A prescindere da chi la compone o la esegue.

Se possibile : sei più innamorato della radio o della musica che la radio trasmette?
Una risposta semplice. Ovviamente della musica che trasmette.

Secondo te le differenze sostanziali tra la ormai vecchia radio fm e la web radio quali sono?
Esempio stupido: io facevo parte di una radio libera e quando viaggiavo fuori regione non potevo ascoltarla. La radio web, invece, basta avere la connessione ad internet la puoi ascoltare ovunque e tutti possono, teoricamente, ascoltarla.

La telefonata in diretta è stata del tutto soppiantata dalla chat?
Sinceramente a me la chat non piace molto, penso che la telefonata in diretta è cool.

Che tipo di rapporto hai con gli artisti presenti nella tua programmazione? Sono loro a trovare te o ti capita anche di essere tu a scoprirli?
Il rapporto che ho con loro è semplicemente fantastico. Ci sono alcuni che sono predestinati. Nella loro musica e nel loro modo di fare c'è un qualcosa di sublime, di fantastico, che viene dritto dal cuore e arriva dritto al cuore di chi l'ascolta. Molti artisti mi cercano e cercano la mia radio, altrettanti, invece, sono io a cercarli.

A proposito : in che modo può contattarti chi volesse sottoporti musica inedita da trasmettere e che tipo di requisiti deve avere?
Puo' contattarmi attraverso i social, tramite il sito web e tramite la mail della radio. La musica che trasmetto è prettamente musica sotto licenze Creative Commons, Patamu e Soundreef, con liberatorie di tutti gli aventi diritto alle royalties.

Nel corso di questi anni di attività puoi dire di aver visto dei cambiamenti (in meglio o peggio) nel genere delle proposte che ti arrivano?
Sicuramente in meglio. Molti artisti li trovo eccezionali, la loro musica è veramente fantastica, di ottima qualità e caratura.


Che consiglio ti senti di dare a chi produce musica e vuole raggiungere il pubblico della web radio?
Io punterei sul fatto che l'artista in qualche modo deve interagire con la radio che trasmette la sua musica, dare il proprio sostegno, promuovere le iniziative della radio stessa. Se la radio è piu' visibile, piu' visibile è l'artista.

Il tuo desiderio ancora chiuso in un cassetto…se potessi iniziare un nuovo programma di che tipo sarebbe?
Non sarebbe un programma nuovo, ma sicuramente tratterebbe ogni singolo artista con la sua musica e la sua biografia. Mandare una selezione della sua musica e ripercorrere la sua carriera artistica.

Creative Commons e Copyleft sono termini che indicano musica libera e a giudicare da quanto si può sentire anche sulla tua radio anche sinonimo di qualità al pari della musica sotto siae, cosa ne pensi?
Direi che ha perfettamente ragione, anzi io credo che sia molto piu' bella. Ogni giorno cerco di scoprire musica nuova, artisti nuovi, generi nuovi e direi con ottimi risultati.
Mi scuso con l'italiano.


per cortesia mi consiglieresti qualche nome da andare ad ascoltare fra i primi che ti vengono in mente e che trasmetti regolarmente?


Inizio con la lista degli artisti da inserire nel blog : per i cantautori suggererei Leila, Vincenzo Peretti, per i menestrelli Mario Salis e Silvano Staffolani, per il genere jazz Pasquale Ubaldini e Angus, un mix tra folk, cantautorato e reggae direi Malamanera, tra i giovani gruppi sicuramente Il Terzo Istante, poi un mix tra il folk, hard rock e jazz direi "Isolati Fenomeni", per quanto concerne la musica strumentale di ogni genere i vari Leonardo Raffaelli alias Animapersa, Roger Subirana, Fabio Santangelo, Dina Madi, poi ancora i vari Vittorio Gerlini, Javi de House, Putsasoll, Dino Occhinegro e infine, mi fermerei qui, ma nella radio ci sono tantissimi altri artisti che non basta una pagina per elencarli tutti non prima però di aver citato Mattia Vlad Morleo e la sua musica classica, nella musica strumentale di ogni genere Adele Vivari e il grande Paolo del Prete. Per il Rock Eva Milan. Per quanto concerne artisti non presenti nelle creative commons citerei Imran Ahmed, Jerry Hull, Ivar Sigurbegsson, The Counteracts, ecc. Per tutti gli altri vi invito a visitare il sito della radio. Mi scuso se non ho citato tutti gli altri artisti che io amo tantissimo, sicuramente ci saranno altre occasioni.

Grazie Leonardo per la tua cortesia e a tutti voi appuntamento con l’ascolto su : http://www.radiomusicoftheworld.cloud/
Grazie a voi
  


sabato 5 agosto 2017

SIBILLA, ADDIO - di Gloria Castellana 
“Figura misteriosa, un po’ Madonna un po’ sciamana, Sibilla era ben conosciuta dalla gente dei Monti Sibillini. La cercarono principi, cavalieri, perfino imperatori, ma anche tanta gente semplice e comune. Alcuni volevano conoscere il proprio destino, altri ottenere grazie per sé e la propria famiglia. Tutti pensavano che Sibilla custodisse il segreto di acque miracolose e perenni, di erbe preziose e curative”.
Emblematica la figura della Sibilla, ancora così presente nell’Italia centrale tanto da ricorrere spesso quale figura ispiratrice nell’arte espressa in tanti modi; Gloria Castellana lo fa in quello a lei più congeniale, la scrittura e sotto forma di fiaba torna a occuparsi della tradizione e dei misteri del nostro entroterra. Una “fiaba dedicata alla gente dei Sibillini” si legge appena aperto il libro, perché non si può non andare con il pensiero proprio alle persone che ai Sibillini appartengono, per nascita, per residente o perché li hanno sempre sotto gli occhi se non sotto i piedi. “C’era una volta un re”…e, come da migliore tradizione, ha inizio la narrazione. Una fiaba va letta per intero, o ascoltata nella sua narrazione, quindi è inutile che ve la riassuma qui, va però riportato di come la figura della Sibilla, in questo racconto, ha una valenza prettamente positiva; in effetti spesso è associata al male, non ha niente di benevolo e anzi è molto vicina alla tipica “strega”. Per fortuna Gloria riporta al giusto benigno valore questa antica donna, vicina e protettrice di tutte le madri. All’interno del libricino sono presenti anche alcune foto che aiutano a entrare in questo mondo “fatato” e che ricordano come spesso il fantastico vada a fondersi con il reale lasciando evidenti tracce. “Sibilla, addio” il titolo sembra suggerire un allontanamento definitivo della grande signora…ma sarà davvero così o è solo un arrivederci fino al prossimo incontro? Sarebbe da porre la domanda proprio a Gloria Castellana. Nel frattempo leggetevi la storia che ha saputo immaginare e perdetevi per un po’ in mezzo ai monti sibillini e ai suoi misteri.

Buona lettura.

Per avere copia del libro potete contattare direttamente l'autrice alla mail : gloriacastellana@gmail.com  



aggiornamento del 05 ottobre 2017 - potete ascoltare su you tube la mia lettura integrale della fiaba.