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lunedì 30 aprile 2018

L'ALTRA RESISTENZA: RACCONTI DI UNA LOTTA CONTADINA, al Parco della Pace di Colli del Tronto domenica 6 maggio ore 17.30; le lotte contadine in reading concerto, letture di Tullio Bugari dal libro «L'erba dagli zoccoli», Vydia editore, e canzoni di Silvano Staffolani dall'album «Mezzadro, mezzo ladro contadino», con la partecipazione straordinaria di Lorenzo Cantori alle percussioni. Evento organizzato dall'associazione "Qualcosa di sinistra".



e visto che del mondo contadino si è parlato...non potevano mancare gli organetti


così come l'inconfondibile biroccio marchigiano




martedì 17 aprile 2018

Cartoline di una qualunque domenica 29 settembre 2018 dalla piazza Umberto I di Appignano (MC). 
...d'altronde le piazze dovrebbero servire proprio per poter essere usate dalle persone, affinché gli spazi aperti non siano riservati sempre più alle automobili e al conseguente transito e/o parcheggio con la penalizzazione di chi invece crede ancora che le persone possano e debbano socializzare le une con le altre, e scoprire magari che si può anche stare bene insieme tra due parole scambiate, un saluto e un sorriso...e se poi capita che c'è chi suona e canta e c'è pure chi si lascia tentare dal ballo ecco in questo caso la piazza ritrova la sua funzione naturale. In una delle foto dietro le mie spalle si vede un balcone, ad un certo punto sarà da quello che uscirà una simpatica signora in là con gli anni che prima se ne resterà per un po' a guardarci salvo poi scomparire dentro la stanza ma...solo per ritornare dopo un attimo con un tamburello in mano (e dove l'avrà trovato?) accompagnandoci così dall'alto del suo balcone; lasciatevi contagiare, aprile le vostre finestre e affacciatevi, tornate a far sentire le vostre voci cantare e i vostri strumenti suonare...anzi uscite proprio di casa e unitevi a noi.  
















lunedì 16 aprile 2018

Foto di Roberto Frey
lo scorso venerdì 13 aprile alla "Casa delle Culture" di Vallemiano alla presentazione del romanzo "E Riavulille" insieme all'autore Tullio Bugari e a Giulia Pettinelli dell'associazione "Nie Wiem" che ha introdotto e coordinato il tutto. Che cosa sta a significare 'E Riavulille? Ci viene in aiuto la smorfia perché a Napoli il numero 77 ha proprio questo appellativo ma leggiamone la spiegazione : (da http://www.smorfia.org/numero/77Quando qualcosa va storto e non riusciamo a spiegarci il perché, sembra quasi che qualche forza maligna ci abbia messo lo zampino e così ci convinciamo della presenza di qualche diavoletto intorno a noi. I diavoli nella smorfia fanno 77 e questo numero va giocato ogniqualvolta vogliamo esorcizzarne la presenza. Nella tradizione popolare questi spiritelli dispettosi sono solitamente piccoli esserini che si aggirano in città o fra i boschi, sempre in cerca di una preda cui arrecare danno. Se malauguratamente cadiamo nelle loro grinfie, possono accaderci le cose più disparate, tutte ovviamente dal carattere spiacevole e fastidioso. Nell’immaginario collettivo però ormai i diavoli non sono più così temuti, quel loro aspetto oscuro segnato dalle corna e dalla lunga coda è diventato talmente familiare da non farci più paura e anzi esercitare un certo fascino nei nostri confronti. Se quindi, come in tutte le cose, sappiamo trovare il risvolto positivo, anche nei diavoletti fastidiosi sapremo riconoscere l’allegria e l’energia anche se ogni tanto ci si ritorce contro.
Se abbiamo sognato un diavolo, un demone o i piccoli diavoletti, oltre a giocare il 77 nel gioco del lotto, potremo spiegarci questo sogno in tanti modi. Di sicuro ognuno di noi attribuisce una valenza più o meno negativa a questo personaggio ma in generale per tutti vedere in sogno un diavolo equivale a un sintomo di punizione, di castigo. Certo i diavoli simboleggiano anche l’intelligenza e l’astuzia, il noto detto recita “saperne una più del diavolo” e ne rileva appunto la scaltrezza, in questo caso il sogno potrebbe essere sciolto come una frustrazione nei confronti di qualcuno che riteniamo più intelligente e capace di noi o addirittura di qualcuno che riteniamo più attivo sessualmente perché, ancora una volta, anche il diavolo può essere un simbolo erotico. Secondo poi la teoria di Jung il diavolo sarebbe la nostra ombra, quella parte di noi stessi che non si è sviluppata completamente, che è rimasta inespressa.
Foto di Orlando Micucci
Qualsiasi significato date al vostro sogno il 77 è il numero giusto da giocare, non solo per i diavoli ma anche per l’aver sognato di avere degli abiti da mago, aver immaginato di uccidere uccelli o aver visto delle penne colorate.
Infine il 77 è anche il numero di una delle fasi più belle della vita, quella che soprattutto chi ha lavorato con fatica desidera di più: la pensione. Nel tempo è cambiata anche la visione di questo stadio dell’esistenza che prima sembrava l’anticamera della vecchiaia e della morte mentre adesso, sempre di più, è vista come l’agognato traguardo da raggiungere per dedicarsi finalmente al relax ed agli hobby che gli impegni lavorativi non ci hanno permesso di coltivare, una nuova e serena stagione della vita da godersi con la maturità e la saggezza dell’età e degli obiettivi raggiunti.
Che staniate quindi il diavolo nei dettagli o che più facilmente diate importanza a un sogno o alle fasi della vita quotidiana, sappiate che c’è un numero per tutto e in questo caso il vostro numero è il 77.
Tra le pagine del romanzo invece le storie che vengono fuori non sono quelle della smorfia ma sono quelle dell'anno 1977 narrate attraverso i ricordi dell'autore che fa rivivere le sue esperienze, insieme a quelle del suo gruppo di amici di allora, di tutto l'arco dell'anno con un richiamo costante agli avvenimenti - tanti e variegati - che sono diventati storia della nostra nazione.
Tra la lettura di alcune pagine del libro, le domande di Giulia e la conversazione con i presenti, ho avuto modo di presentare alcuni brani ancora inediti; in apertura "dove sono finiti i fiori?" che è una mia versione in italiano di "where have all the flowers gone?" di Pete Seeger e Joe Hickerson scritta a metà degli anni '50, una ballata contro la guerra dove si ripete ad ogni strofa la domanda "quando impareranno/impareremo"? Evidentemente la risposta è mai, di stagione in stagione, di anno in anno torniamo a ripeterci e rivivere tutti gli errori che altri prima di noi hanno commesso.
Foto di Roberto Frey
I tre brani successivi hanno i testi scritti da Tullio e sono strettamente collegati alle pagine del libro : "Giorgiana", dedicato a Giorgina Masi studentessa diciottenne uccisa durante una manifestazione in Piazza Belli a Roma il 12 maggio 1977. https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgiana_Masi 

"Quattro dipoli", la canzone successiva, dedicata al mondo delle radio che nel 1977 sono la vera espressione di libertà e nel testo si narra proprio del momento in cui viene innalzata sul tetto l'antenna che servirà per portare quanto più lontano possibile il segnale radio.
L'ultima canzone "Marco Cavallo" https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Cavallo  è invece il racconto di come l'arte possa riuscire a farsi portavoce del desiderio di libertà dei "residenti" di un manicomio che danno le indicazioni su come realizzare il loro personale cavallo di Troia che saprà abbattere perfino i muri pur di uscire, libero, fuori per le strade insieme a tutti i loro desideri, sogni e speranze.
Presto altri appuntamenti con 'E Riavulille !
Foto di Roberto Frey