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venerdì 16 agosto 2019

Miguel de Cervantes Saavedra pubblica il suo Don Chisciotte della Mancha tra il 1605 e il 1615 e da allora il personaggio da lui creato non ha mai smesso di comparire quale esempio di chi non interrompe mai la sua ricerca, di chi non si fa intimorire da niente e che tiene poco conto del giudizio degli altri (giusto o sbagliato che sia). Don Chisciotte ha perso il senno a causa delle troppe letture e per porvi rimedio viene consumato un "rogo di libri"; allontanata la causa scomparso il male? Tutt'altro!
Eppure di roghi di libri ci ne saranno altri nelle epoche a venire, e Miguel de Cervantes ha solo intuito delle possibilità, come tutti i grandi ha saputo presagire e ha creato per noi tanti Don Chisciotte che se ne vanno in giro per il mondo a cercare di dare un senso alle parole e a vedere qualcosa là dove gli altri non vedono niente.
Nel bel testo di Tullio Bugari viene sintetizzato al meglio il pensiero ribelle del Don Chischiotte che contesta a viso aperto anziché semplicemente detestare come in voga al giorno d'oggi: lagnarsi serve a ben poco, bisogna continuare la ricerca delle domande senza fretta alcuna.


Questa sera sono io il Don Chisciotte(testo Tullio Bugari - musica Silvano Staffolani)
Don Chisciotte e Sancho Panza
in un ritratto di 
Gustave Doré
Questa sera sono io il Don Chisciotte
Io senza ronzino
Io senza scudiero
Un Chisciotte smarrito davvero
Con solo i ricordi
Dei miei mulini a vento

Io sono il Chisciotte
Che ancora si ostina
A perdersi con niente
A vedere qualcosa
La dove tutti
Non vedono niente

Io sono il Chisciotte 
Che ancora cerca il senso
Nel dettaglio di una cosa
Nelle parole cerco il verso 
Che dentro si è perso
Nelle parole cerco il verso 
Che dentro si è perso

File:Gustave Doré - Miguel de Cervantes - Don Quixote - Part 1 - Chapter 1 - Plate 1 "A world of disorderly notions, picked out of his books, crowded into his imagination".jpg
Don Chisciotte in un'illustrazione
di 
Gustave Doré
Io sono il Chischiotte
Che ancora si ostina
A cercare le domande
Delle risposte
Io non ho fretta
Voglio solo una tregua

Io sono il Chisciotte
E insieme anche Sancho
Io prima trovo il sogno
E poi lo dissolvo
Nel presente reale
Di questo mio disagio

Io sono il Chisciotte
Dei mulini a vento
Contestavo i potenti
Con il sorriso sul volto
Oggi è tutta una lagna
Detestano e basta

Io sono il Chisciotte 
Che ancora cerca il senso
Nel dettaglio di una cosa
Nelle parole cerco il verso 
Che dentro si è perso
Nelle parole cerco il verso 
Che dentro si è perso





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