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lunedì 12 agosto 2019


 Mi sono arrivate alcune note da Raffaele M.T. che ringrazio davvero con tutto il cuore, si è ascoltato in anteprima tutte le canzoni dell'album e ha avuto la cortesia e la pazienza di lasciare un commento per ciascuna di esse; di questo non posso che ringraziarlo di cuore. Se qualcun altro volesse dare un ascolto non deve far altro che mandarmi un messaggio e avrà in risposta il link per scaricare gratuitamente (come sempre) il tutto.
Grazie Raffaele!

Intanto non conosco tutta la produzione precedente, anche se molte cose che avevo ascoltato in precedenza mi facevano inquadrare la tua produzione verso una canzone folk popolare, cosa che in questo lavoro invece manca, ma andiamo con ordine. L’album è molto lineare, semplice e coinciso, assolutamente acustico e senza fronzoli, non è un lavoro facile, anzi al contrario, è molto difficile.
1-Bella che sei   Canzone dal sapore pop che strizza sicuramente l’occhio a produzioni più commerciali, però ha quel retrogusto che le da un aspetto divertente e canzonatorio, poi la tonalità di Mi maggiore il La, il Si e l’immancabile Do diesis minore completano il quadro. L’ ho ascolta e canticchiata moltissime volte voto 7+
2-Questa sera sono io  La musica ti trasporta facilmente, il testo è comprensibile ma sorgono le prime difficoltà nell’ascolto, ci sono molti punti in cui le parole escono fuori dalla metrica rendendo ovviamente il brano zoppicante e non adatto a tutti, a me non disturba, ci sono però alcune cose che non mi convincono appieno e che mi fanno considerare il pezzo al di sotto di quello precedente. Voto 6,5
3-Sette lucciole perse. Ecco, qua siamo di fronte ad un pezzo amaro che ci ricorda un periodo lontano che forse abbiamo un po' dimenticato. Il ricordo dei sette partigiani fucilati è sicuramente senza fronzoli, tagliente e non incline né al vittimismo e neppure strizza l’occhio alla faciloneria, pur essendo un brano intenso e a tratti sognante. Voto 7,5
4-Fiore di latte. Qua mi sono un po' perso e purtroppo ci sono cose che non mi hanno convinto per niente, ma alla fine spiego cosa mi ha perplesso. Voto 5
5-Il canto della sirena. Testo molto bello su una musica forse un po' troppo ripetitiva e un pochino immobile, l’arrangiamento molto scarno, in linea con tutto il resto, forse la rende troppo “povera” musicalmente, anche considerato  l’inizio con il rumore del mare in cui si entra in una dimensione sognante ma se ne esce un po' troppo presto voto 6/7
6-Vecchio pirata questo brano, insieme al precedente, mi ricordano molto Branduardi. Anche qua trovo che l’arrangiamento sia un po' troppo scarno per il pezzo, benchè trovo il brano un piccolo gioiellino voto 8
7- Treni alla stazione. Altro brano che racconta il sociale e lo fa bene. La musica è incalzante, forse un po' troppo marcetta, ma sorregge bene l’impianto sonoro, peccato che però mi rimane in testa poco e la trovo difficile anche per me voto 6,5
8-Vi estas Pino. Musica divertente e sciolta su un testo  triste...la frase ”io sono anarchico tu come la pensi...invitava tutti a chiaccherare” raccoglie l’essenza del personaggio in un candore semplice e tutto sommato spensierato. Peccato che non riesco a capire di quale anarchico tu parli. Voto 7
9-Io non so dire. Bè che dire. Tema difficile che hai affrontato senza falsi pietismi e vittimismi. Testo cristallino, una canzone non canzone. Voto 8
10-Bianca e Federico  Ecco, anche qua purtroppo non sono riuscito a capire che storia è, chi sono i personaggi. Se il brano l’avessi ascoltato prima l’avrei trovato più originale, invece devo dire che questi temi li hai già affrontati precedentemente in altri brani qua presenti, quindi sinceramente, senza offesa, lo trovo un po' ripetitivo, ma soprattutto lo trovo un po' lezioso, voto n.c.
11-Se fosse solo un nome Anche qua resto un pochino interdetto. Non riesco a collocare il brano, soprattutto non riesco a dargli un tempo all’interno del lavoro complessivo, un po' come se fosse un’aggiunta, ovviamente è una mia impressione che ha valore zero, però ritengo questo brano un po' superfluo nell’economia del lavoro. Voto 5
12-Quando loro siamo noi. Mi piace molto questa contrapposizione, e il contrappunto musicale rende perfettamente il testo, peccato che questo brano sia sostenuto solo dalla chitarra acustica, un arrangiamento leggermente più corposo avrebbe, secondo me, aiutato il brano ad emergere. Voto 6,5
13-Senza età Degna chiusura del lavoro. Brano semplice ma dotato di quei contrappunti musicali che lo rendono piacevole e non noioso, l’unico appunto è che forse è una tonalità un po' bassa per la tua voce. Voto 7+

Ecco, ora concludiamo, e non offenderti. Il lavoro presente molte luci e purtroppo qualche ombra, che sono:
a) gli arrangiamenti un pochino troppo scarni, sicuramente precisi e anche funzionali, ma forse qualcosina in più, qualche strumento in più non avrebbe guastato
b) ci sono forse due brani che nell’economia del lavoro forse sono in più, una ripetizione, un’aggiunta che forse risultano pesanti anche per via del punto a e del seguente punto c
c) Ho trovato la voce sdoppiata, e in certi frangenti mi ha fatto un pochino sobbalzare, peccato perché il recitativo è intenso e mai banale, ben impostato e la dizione è molto buona anche nel cantato. Poi non sei un cantante, ma un racconta storie, però qualche punto come ti dicevo l’avrei preferito più lineare, senza l’effetto harmonaizer.
In definitiva è un ottimo lavoro anche se non per tutti, spero nella mia sincerità di non averti offeso, non era mia intenzione, e complimenti perché c’è tanta roba, anzi come dico io, tanta carne al fuoco, e soprattutto non è bruciato niente.


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