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lunedì 2 ottobre 2017


 
“RADIO KILLED THE VIDEO STAR...ON MONDAY”
La rubrica “Radio killed the video star...on monday” si occupa di quelle radio (web-radio e fm-radio) che gratuitamente offrono spazio alla musica emergente / indipendente nel tentativo di dare visibilità a certe sonorità per il solo piacere di farlo; con lo stesso piacere quest’oggi siamo in compagnia di Cristiano Casoni e del suo programma “Mind & Soul”:

“Pensieri che viaggiano nell’universo musicale” ovvero Mind & Soul ; Cristiano la musica è dunque un mix di testa e cuore? E riescono ad amalgamarsi sempre bene insieme?
La musica è un universo infinito, una forma d’arte e di espressione che merita di tornare ad essere considerata tale.
Mind & Soul è un equilibrismo tra più forme d’arte che si possono proporre e far arrivare tramite l’udito e come tutti gli equilibrismi credo che a volte riescano con successo ed a volte magari per alcuni no; nessuno di noi possiede il valore del “bello assoluto”, le valutazioni sono tutte soggettive, c’è a chi piace un quadro e a chi lo stesso quadro fa vomitare, e questo vale per tutte le forme d’arte, a noi sembra di riuscirci e questo ci basta.
Nella trasmissione i brani presentati sono intervallati da pensieri che a volte sono semplici introduzioni per il brano che andrà a seguire ma spesso ne spiegano anche il senso; per la scrittura dei testi ti lasci ispirare dalla musica o la scelta è successiva?
A volte riteniamo opportuno recuperare i messaggi e le forme dei testi delle canzoni in quanto alcuni di questi non hanno nulla da invidiare alle poesie e lanciano messaggi importanti in forme meravigliose. A volte abbiamo addirittura preso frammenti audio di film e poesie di Trilussa, Leopardi…recitate da Gassman o altre voci infinite; in altre puntate scriviamo di nostro pugno tutto ciò che vogliamo far arrivare su un determinato argomento.
I testi a volte li scrivo da solo (soprattutto quelli più “incazz..ti”) ma altre volte lo lascio fare alla mia compagna di viaggio in molte cose che facciamo, Maria Antonietta, o lo facciamo a quattro mani.
Non hai idea di quante volte, in 35 puntate scritte nella scorsa stagione, ci siamo messi davanti al pc con le idee chiare di cosa scrivere o quale argomento trattare e quali pezzi associarci e, arrivati in fondo, ci siamo resi conto che eravamo partiti si, da quel punto, ma poi siamo arrivati da tutt’altra parte….. Detto questo come faccio a dirti se viene prima l’uovo o la gallina?
Di sicuro quando ci mettiamo lì a scrivere una trasmissione le emozioni, le sensazioni, le idee passano sulla pelle e nel profondo a frequenze molto alte e questo forse, è il piccolo o grande universo di Mind & Soul. Emozioni!
Nei tuoi ricordi è nato prima l'amore per la radio o quello per la musica?
Mi ricordo molto bene che a sei anni è iniziato il grande amore per la musica. Si, a sei anni, quando mio zio musicista classico iniziò ad insegnarmi solfeggio e solo dopo due anni di tale “ferrea formazione quotidiana” mi fece scegliere lo strumento che all’inizio fu la tromba ma poi passai al clarinetto e poi ancora al sax contralto per arrivare infine alla batteria e due anni di conservatorio. La radio è arrivata intorno ai 19 anni ma siccome ero timidissimo non volevo parlare e quindi facevo un programma disco music mixato in diretta per 3 ore su Radio Vallesina.
E ora con la Rebel Sound Italy associazione no profit a sostegno dei progetti inediti dei giovani emergenti, per hobby ed amore incondizionato della musica, ci sono dentro fina al collo di nuovo su Agoradio.
La musica è “solo” una colonna sonora della tua/nostra vita o è in grado di influenzarla nelle scelte, comportamenti o in qualsiasi altro aspetto?
La musica io l’ho sempre considerata la più grande amica che abbia mai avuto, perché non mi ha mai tradito o abbandonato. Nei momenti belli ha festeggiato e gioito con me ed in quelli peggiori mi ha dato sempre lo spunto per ripartire ancora con maggior energia e determinazione. E’ sempre stata al mio fianco e credo che, come per me, lo sia stata anche per tantissime altre persone.
C’ è musica da ascoltare e musica da sentire. Un tipo passa sopra la pelle, l’altro tipo ti passa dentro le viscere, ti ribalta e decide lei quando uscire; io amo questa musica qui. Non sono legato ad un genere ma alle sensazioni che un pezzo mi trasmette.
La radio e la musica dovrebbero essere una il completamento dell’altra e questo è sempre avvenuto a partire dagli anni ’70 del secolo scorso quando le radio ”libere” ne erano il mezzo principale di diffusione. Oggi i grandi network sono diventati solamente un mezzo promozionale legato alla mera “vendita” di un prodotto e sentire la musica che passano è paragonabile all’ascolto di un qualsiasi altro messaggio pubblicitario. Se nelle grandi radio nazionali i conduttori non sono più liberi di presentare la musica che a loro piace ma hanno delle playlist decise da altri, nel mondo delle web radio che cosa accade? Quale è la tua esperienza a riguardo?
Questo è un argomento molto molto ampio e concordo su quanto tu hai asserito sopra ed è proprio per questo che ascolto pochissimo la radio. Da un lato i network passano tutti le stesse cose ed anche le modalità di conduzione sono praticamente simili; parlo anche delle radio che si vantano di essere “libere”, appropriandosi di una bandiera che non gli appartiene ma che serve solo da specchietto per risalire la china degli ascolti. Tutte le radio oggi sono legate agli ascolti ed alla pubblicità e quindi sottomesse alle leggi del mercato. Il progetto Mind & Soul è diventato realtà proprio grazie ad una radio locale e web che ha avuto il coraggio, e forse anche un po’ di pazzia, di mandarci in onda. Non siamo legati a nessun risultato di ascolto anzi, “non ce ne po’ fregà de meno” e quindi siamo liberi di parlare di ciò che vogliamo e di mettere la musica che più sentiamo coerente con le sensazioni. Pezzi hard rock, metal, progressive, blues, punk, pop, pop rock, reggae, dance anni 70, reggaeton, musica di band o artisti emergenti, musica italiana e/o straniera e da quest’ anno una sorpresa anche la musica classica. Nessuno in radio ci indica la direzione da tenere; si, qui siamo davvero LIBERI.
Ti racconto brevemente un accaduto.
Alcuni pseudo direttori di radio ci hanno bacchettato dicendo che in una trasmissione non si possono mescolare così tanti generi di musica “bimbo cattivo, non si fa”…… ma noi siamo i Rebel Sound Italy……quindi immagina un po’ se ci interessa il commento di chi fa radio commerciale e superficiale.
Le nostre trasmissioni sono quello che sono e per essere fieri e felici di ciò che facciamo, ci basta sapere che magari una sola persona ha ragionato su un singolo pensiero che abbiamo messo in onda e ne abbia trovato giovamento.
 
Ci presenti i tuoi compagni di avventura, Maria Antonietta e Luca?
Maria Antonietta è la Presidente dell’Associazione che abbiamo creato per dare supporto ai giovani artisti e band emergenti la Rebel Sound Italy. E’ anche la mia compagna di vita e la madre di nostro figlio Michele che fa musica.
Con lei discutiamo e ragioniamo a piene mani su tutto ciò che riguarda il mondo Rebel Sound Italy da cui è nata Mind & Soul.
E’ il mio grillo parlante, scrive con me le riflessioni ed è anche una delle voci di Mind & Soul.
Luca è la regia del programma ma anche e soprattutto l’uomo che ha scelto di mandare in onda il programma. Senza la sua apertura mentale ed il suo spirito avanguardista questo di cui stiamo parlando non sarebbe esistito.
Luca a volte ci presta anche la sua voce professionale in alcune puntate.
Siamo tre amanti della musica fuori dagli schemi.
Secondo te, che hai esperienza in questo genere, il rock è ancora una musica ribelle?
Secondo la mia opinione essere ribelli non significa necessariamente essere rock; si può essere ribelli anche facendo altri generi. Essere ribelli è un atteggiamento, un modo di pensare ed agire con la propria testa e le proprie convinzioni senza essere assoggettati a qualsiasi forma di manipolazione o influenze indotte.
Visto che nella tua trasmissione passi anche musica emergente, qual è lo stato di salute delle nuove produzioni in Italia?
Ci sono una marea infinita di ragazzi che scrivono musica e in tanti sono giovanissimi e talentuosi. Alcuni di questi fanno musica per apparire ed altri invece hanno il taglio degli autori che hanno qualcosa da dire a chi li ascolta.
Per quanto riguarda le pubblicazioni praticamente tutte le etichette chiedono soldi per pubblicare anche un lavoro che gli invii finito completo di video del singolo estratto, a parte qualcuno che collabora con noi Rebel (parlo delle indi ovviamente). Per le Major meglio stendere un velo pietoso.
Anche qui potremo fare un parallelismo con quanto scritto sopra per le radio.
Appunto per lo stato di questa situazione, avendo un figlio che scrive musica e di conseguenza avendo toccato con mano e sondato praticamente la maggior parte delle etichette discografiche, è nata la Rebel Sound Italy.
Chi volesse contattarti per sottoporti la sua musica come può fare?
Manda una e-mail all’indirizzo rebel.sound.italy@gmail.com con le demo, una biografia e gli obiettivi che vuole raggiungere.
Noi poi esaminiamo il tutto e diamo una risposta sulla possibilità o meno di poter aiutare a raggiungere gli obiettivi segnalati.
Che consiglio daresti a chi si appresta a presentare la sua musica a un programma come il tuo?
Posso risponderti in merito a ciò che facciamo noi altrimenti mi righerebbero la macchina…..
Mandate le demo all’ indirizzo mail sopra poi li ascoltiamo, testi compresi, e se ci colpiscono andranno in onda. Se non ci colpiscono sono soltanto impressioni di alcune persone e quindi valgono per quel numero di ascoltatori e non in assoluto per il concetto espresso in precedenza.
Quale artista fra quelli da te ospitati ci consiglieresti di andare subito a sentire?
I Rebel Sound Italy ovviamente tutti: Teresa, Nineteen Fourth, Toxic G, Marco Iantosca, Linda Gambino.
Ragazzacci ribelli sono i Soul Of a Dreamer giovani con molto da dire, Run Chicken Run un po’ meno giovani ma tostissimi ed un certo Silvano Staffolani.







Grazie per la cortesia Cristiano, ora non resta che seguirti su :







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