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domenica 18 settembre 2016


ISTRUZIONI PER L'USO 
01 – INTRO (Gesualdo Bufalino)
“D’altra parte…io voglio ribadire una cosa, che anche l’arte più apparentemente disimpegnata può essere più socialmente attiva e provvidenziale di altri testi che si prefiggono in modo preciso e pedagogico questa funzione; il dolore dei poeti non è mai inutile.”

Gesualdo Bufalino (Comiso 15 novembre 1920 – Vittoria 14 giugno 1996) non è stato solamente uno scrittore siciliano, probabilmente la grandezza delle pagine da lui scritte ne fa uno dei più grandi scrittori di cui l’Italia può vantare il privilegio di aver visto nascere, vivere e operare nel suo territorio. Prima ancora di divenire un celebrato letterato è stato un amante e assiduo frequentatore della letteratura, profondo conoscitore di questa arte e amico dei libri. Come tanti altri ha tenuto per anni nei suoi cassetti quello che era solito scrivere, le parole che una dietro l’altra formavano un percorso compiuto e indicavano tante vie da percorrere; quasi tutte illuminate dal sole e caratterizzate da quella forte calura tutta siciliana fatta di strade polverose dove ogni sasso racconta una storia, che parte dall’antica Grecia e che continua in un divenire immutabile eppure nuovo e ancora da scoprire in un oggi interminabile. Lui tanto bravo a dare voce pressoché a qualunque cosa, pensiero o persona, si ritrova ora (a sua insaputa, chissà che ne avrebbe detto) ad accogliere l’ascoltatore in questo vestibolo virtuale da cui si dipaneranno diverse strade, una per ogni canzone che andrà a seguire, continuando a tirare il filo di questa matassa di storie tutte da raccontare…e che stanno per iniziare…mettetevi comodi.   


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