Translate

giovedì 21 aprile 2016



Ecco i suoni che dalle Marche partono verso ogni possibile destinazione perché i confini non esistono per chi non si pone limiti. Come la morfologia terrestre di questa regione comprende ogni tipologia possibile è così anche per il carattere dei suoi abitanti che non manca di riflettersi anche nell’arte e nella musica che viene prodotta, sempre e comunque un vero “suono di marca” e di cui qui si va a trattare.   


MASQUERADE TRIO - BAL FOLK


Seguitemi per un po’ che, se vorrete, ci dirigiamo insieme verso il nord della Marche, in una delle tante serate a ballo in uno dei tanti posti dove i Masquerade Trio sapientemente dirigono le danze armati dei loro strumenti, tra bottoni pigiati e pennate di corde; pare già di sentirla la musica e i piedi che veloci si muovono sull’antica e moderna pista da ballo dove tra incroci e scambi, rincorse e finti scambi i ballerini sorridenti si lasciano condurre, e vagano nello spazio ristretto come onde eleganti e sinuose...aspettate...c’è una conversazione da ascoltare :  
“...ti dispiace ripetermelo ancora? Saremmo venuti a Pesaro a fare che? “
“Ancora? Siamo venuti a sentire i Masquerade Trio, questa è una serata di Bal Folk con buona musica, ci si diverte”
“Dici? Non saprei...sono tutti così stranamente allegri e sorridenti...mica mi sembra normale”
“Ma no, ma no, è più che normale durante le serate a ballo, la gente ci viene proprio per questo, non preoccuparti, piuttosto sbrigati che stanno iniziando”

“...preferirei prima ambientarmi un po’, che tra l’altro non so neanche ballare”
“Non esiste chi non sappia ballare, è come dire non saper camminare, non saper correre, non saper vivere, è impossibile...è una cosa più che naturale, vieni vieni”
“Bal Limousine” e subito si forma un cerchio e tenersi per mano, ondeggiando in avanti e indietro le braccia, aiuta a prendere il ritmo e far sì di riuscire a seguire il passo tutti insieme, un poco camminando e un poco saltellando fino a incrociarsi gli uomini al centro e con le donne da destra a sinistra passano davanti all’uomo, giusto il tempo di guardarsi negli occhi, un rapido sorriso e si scorre più avanti...
“guarda che io non ci ho capito niente, chi ti passa davanti, chi va a destra e chi gira a sinistra e secondo te sarebbero balli facili?”
“E’ che questo serviva da riscaldamento vedrai il prossimo andrà meglio”
“Bourrèe En Motet + Bourrée De Marrakech (Bourrée 2t)” la bourrée è un ballo strano, dove i ballerini si fronteggiano e imitando il movimento di una molla si avvicinano e si allontanano senza mai toccarsi, fino a scambiarsi di posto, come conquistando la posizione avversaria per...perderla nuovamente da lì a poco e ritrovarsi al punto di partenza.
“Visto? te lo dicevo che sarebbe stato più facile”
“facile? non direi, a me sembra che mi stiano prendendo in giro, non appena mi sembra di capire come funziona...cambiano il passo! Ma...quella chitarrina a quattro corde che sarebbe?”
“l’ukulele...non è propriamente comune sentirlo suonare nel bal folk, ti piace?”
“Elle (Valse 5t)”, perché se credevate che il valzer fosse sempre e solo il un cià cià del perenne 3/4 eccovi spiazzati contando un due tre - un due - un due tre - un due fino a sfinirvi le gambe perché...il valzer non è mica vero che sia così riposante! Valzer a cinque tempi...ma se ne possono contare tanti alti di tempi...
“che valzer sarebbe questo? Mai visto ballare in questo modo. Sicuro che quando ballano il liscio fanno questo passo per ballare il valzer? Qualcosa non porta…”
“eddai...non c’entra niente - o quasi - con il liscio, era un valzer a cinque tempi, dispari “
“a cinque tempi dispari, no perché un due tre invece porta pari?”
“Gavotte De L'Aven +Trois P'tits Points (Gavotte de l'Aven)” in schiere di quattro si avanza nella sala come fossero i raggi di una ruota, con un movimento ad arco della gamba destra che chiude la figura disegnando una sorta di ellisse e riposizionandosi pronto a ripartire, eleganti tutti attenti a rispettare le distanze fra un quartetto e l’altro...finalmente un po’ di riposo prima di...
“di nuovo tutti in cerchio? a tenersi mano nella mano? Questo cos’è un girotondo?”
“ah ah ah, aspetta che adesso ci si scatena un po’! Attenzione alla testa che potresti sentirtela girare un po’ visto che non ti è capitato con il valzer di prima”
“Jump At The Sun + Greensleeves (Circolo Circassiano)” quattro passi avanti, quattro indietro, ancora una volta, donne al centro, uomini, e poi pronti a girare usando la presa intorno alla vita come perno, veloci ciascuno spingendo e sorreggendo l’altro attenti a non travolgere le altre coppie...e più si gira veloci più si ride, neanche fossimo sugli autoscontri
“credo di non poterne più!!! Mi gira la testa”
“te l’avevo detto che ti sarebbe capitato, senti questa è una mazurka adesso ti riposi”
“riposarmi? e perché mai? Mi piace questa, senti che bello il suono dell’organetto, e che dolce ...com’è che si balla la mazurka? Ma è la mazurka del liscio?”
“La Guinguette” (Mazurka) prontamente si formano le coppie, per qualche momento di romanticismo abbracciati e coccolati in un volteggiare un due tre ma zur kà con la sospensione impercettibilmente infinita sul kà!
“non dire niente...potrei anche essere nuovamente in pace con il mondo ora...potrei anche innamorarmi seduta stante”
“è la mazurka a fare questo effetto”
“La Marianne” (Valzer in cerchio) - abbiamo già ballato il valzer a cinque tempi, che un poco aveva confuso i due protagonisti del nostro racconto, ora invece torniamo al classico, ma neanche tanto, valzer a 3 tempi dell’un cià cià ma...tutti in cerchio mano nella mano, un passo verso il centro, poi indietro e la donna che passa davanti all’uomo per cambiare di posto....e c’è anche il momento per ballare a coppie prima di riformare il cerchio
“sai a questo punto posso quasi dire di aver conosciuto praticamente tutti”
“vedi? E’ quello che succede ballando in questo modo, con così tanti scambi e passaggi dall’uno all’altro, e sei costretto a guardare tutti sugli occhi e sorridere, che dicevi prima a proposito che non ti sembrava normale vedere tutti sorridenti”
“eh? Io?”
“hai uno sguardo strano”
“Lo Fret” (Circolo Circassiano) - l’abbiamo già ballato il circolo circassiano, questa volta sarà ancora più piacevole conoscendo i passi, e allora si potrà girare ancora più veloci...
“yuuuuu”
“non posso crederci”
“Niguno Shell Yossi” - ecco una musica israeliana che, pur discostandosi nella linea melodica andando a pescare in un labirinto di note un po’ più distante rispetto a quanto ascoltato finora si assomiglia però nella danza con i ballerini in cerchio e gli scambi di coppie, i mulinelli tenendosi per la vita in un celebrazione continua di un battimani a dare gli accenti giusti alle note
“ancora, ancora forza con quella chitarra!”
“!?”
“Valse D'Amelie“ modo migliore per dirsi arrivederci non so se ci sia, l’indimenticabile mondo di Amelie che tanto rispecchia quello delle danze folk nel valzer senza tempo (eh no, non proprio è un tre tempi) che si vorrebbe ballare all’infinito. I Masquerade Trio sanno come allietare una serata, chi siano dietro le loro maschere non ci è dato saperlo (o forse sì? Organetto: Andrea Mancini; Ukulele & Chitarra: William Jordan; Chitarra & Bodhran: Fabio Andruccioli).
Buon ascolto e buoni balli con i Masquerade Trio.

1. Bal Limousine
2. Bourrèe En Motet + Bourrée De Marrakech (Bourrée 2t)
3. Elle (Valse 5t)
4. Gavotte De L'Aven +Trois P'tits Points (Gavotte de l'Aven)
5. Jump At The Sun + Greensleeves (Circolo Circassiano)
6. La Guinguette (Mazurka)
7. La Marianne (Valzer in cerchio)
8. Lo Fret (Circolo Circassiano)
9. Niguno Shell Yossi
10. Valse D'Amelie


Nessun commento:

Posta un commento