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lunedì 25 gennaio 2016


Da sempre impegnata nel promuovere - gratuitamente - la musica indipendente ExtraRadio è raggiungibile all'indirizzo http://www.extraradio.net/.
All'interno della home-page è possibile scegliere uno dei due canali da ascoltare, uno dei quali è dedicato esclusivamente alla musica emergente sia italiana che non per cui non c'è modo migliore scoprire suoni inediti ed originali. 
Periodicamente è in onda anche il programma "suoni emergenti" con la voce di Francesco a presentare e commentare i brani da lui selezionati. 
Proprio a Francesco vorrei fare alcune domande :
Da quanto tempo ti occupi di radio e come/dove hai iniziato?
Mi occupo di radio fin dal lontano 1978 ero un ragazzino allora e mi ricordo che iniziai in una piccola radio locale, quasi una radio di quartiere: Radio Palermo Occidente emittente ormai dimenticata dato che non esiste più da circa 35 anni.
ExtraRadio da sempre ha dato molto spazio alla musica emergente dedicando alla stessa un intero canale - che tipo di riscontro hai ottenuto con gli ascoltatori?
Ho notato che gli ascoltatori hanno voglia di nuova musica, di scoprire cose nuove, nuove sonorità, canzoni e testi fuori dal comune insomma c'è molta curiosità da parte loro.
Trasmettere musica indipendente è una scelta che premia?
Sì premia con soddisfazioni interiori e non materiali.
Un tuo giudizio sul livello qualitativo di quello che ti viene inviato?
Ultimamente mi è stata proposta musica d'autore tutti bravissimi senza ombra di dubbio ma a volte
succede che mi arriva della musica un po' scadente che comunque trasmetto sempre.
Trovi cambiato il modo di fare musica da parte degli emergenti in questi ultimi anni?
Si certo, trovo che molti emergenti, oggi, fanno musica meno "timida" e più "sicura".
Hai qualche consiglio da dare agli artisti prima che ti inviino il loro materiale?
Beh, l'unico consiglio che mi sento di dare è quello di essere pazienti nell'attendere che il loro brano vada in onda dato che ce ne sono sempre molti in lista.
Web radio o FM radio?
Penso che le Web Radio siano il futuro io le vedo equiparate alle nascenti radio libere degli anni 70 che poi sono diventate le radio FM che conosciamo oggi e non vedo perché con le radio su internet non possa succedere la stessa cosa.
Un contatto da dare a chi è interessato dove far pervenire il materiale?
Come contatto c'è il form sul sito www.extraradio.net, l'e-mail extraradio@outlook.it e la pagina su facebookwww.facebook.com/extraradio.net.
Grazie a Francesco e buon ascolto a tutti.






giovedì 21 gennaio 2016

Domani, venerdì 22/01/2016 intorno alle 16:10 sarò in diretta all'interno del programma Micland - la web radio è Radio Panda 80 e si può ascolare qui : https://www.spreaker.com/user/bracanas oppure andate a fare un giro sulla loro pagina facebook : https://www.facebook.com/RadioPanda80/. 
In compagnia di un coccodrillo (molto probabilmente) 





mercoledì 20 gennaio 2016

dalla pagina facebook di Gino l'Ascolt'Autore per la sua rubrica "4 chiacchiere con" questa volta è il mio turno : https://www.facebook.com/gino.lascoltautore/posts/941977612555554
“4 Chiacchiere” intervista al cantautore Silvano Staffolani
1)Come nasce artisticamente Silvano Staffolani ?
"Impara l’arte e mettila da parte, è una di quelle massime che fin da piccolo ti senti dire e il cui significato lo capisci (quando sei fortunato) più tardi nel tempo. Sono il risultato della mia passione rivolta al mondo artistico tutto, ciascuna forma d’arte è legata necessariamente alle altre e l’ispirazione può dunque spaziare e concretizzarsi in una forma piuttosto che in un’altra. La musica mi ha sempre accompagnato e il suonare è una di quelle attività che ho sempre praticato fin da bambino, nel tempo si è trasformata un po’ in necessità per cui mi capita di non riuscire a farne a meno. Solo negli ultimi anni c’è stata una sorta di rivelazione per me, alcuni pensieri che non riuscivo a comunicare agli altri in nessun modo sono diventati canzoni, c’è stato un evento che mi ha dato il motivo per scrivere la prima canzone ma non ne parlo con piacere, da allora non mi sono più fermato."
2) Tre album all’attivo “Cartoline d’autore” “..di paesi,persone e animali” e il recente “…qualcuna giunta a destino” , ce ne parli della tua produzione e la differenza tra i lavori ?
"I titoli si possono tranquillamente leggere in successione e si capisce che è una unica frase. Sono tutte cartoline che raccontano storie, a volte così intrecciate l’una con l’altra che alcuni dei protagonisti compaiono più volte, cercando di continuare a vivere da una canzone all’altra. L’aspetto “leggero” dei suoni e delle melodie nasconde però anche alcuni temi piuttosto importanti su cui spero l’ascoltatore si fermi a riflettere. Nell’eterna domanda : è meglio divertire o far pensare? Si può percorrere una strada di mezzo che consente di ottenere entrambe le cose, punto a quella. Differenze sostanziali tra un album e l’altro non ce ne sono, ho utilizzato strumenti tradizionali nelle incisioni : chitarra acustica, organetto diatonico, metallofono, ukulele, tamburo a cornice e qualche suono percussivo casalingo (compresi bicchieri di vetro che per fortuna non si sono rotti); a tutto questo ho aggiunto suoni ottenibili con programmatori elettronici disponibili gratuitamente in internet così come campionature varie: la ricetta prevede di agitare il tutto per ben amalgamare i componenti, insaporire con spezie varie e servire in tavola ancora caldo senza ripensamenti."
3) Quanto è complicato fare musica oggi in Italia ?

""
Fare musica in Italia non è assolutamente complicato, per fortuna il nostro paese è ancora la patria di tanti costruttori e musicisti che possono aiutare concretamente sia nell’indirizzare chi vuol iniziare a suonare che nel favorire chi vuole acquistarne uno. E’ vero che molte delle scuole sono in crisi e i conservatori chiudono ma non per questo sono di meno le persone che si avvicinano ad uno strumento per iniziare a suonare. Dunque non è complicato fare musica, il vero problema semmai è proporla agli altri. Purtroppo il rispetto dovuto alla musica non c’è più, il pubblico è stato abituato ad essere fruitore di spettacoli ad uso e consumo di chi assiste. Sai è quasi impossibile suonare in acustico perché il suono degli strumenti è sempre sovrastato dalle voci delle persone che in maggioranza non hanno alcun interesse per quello che si sta suonando; la musica dal vivo diventa una sorta di “colonna sonora” della serata per cui i dialoghi sono ovviamente più importanti, purtroppo. D’altro canto spesso chi suona ha un volume così alto che è quasi una violenza all’udito del pubblico, anche questo è un problema. Con i gruppi con cui suono stiamo cercando in tutti i modi di valorizzare l’aspetto acustico del suono. Le occasioni migliori sono le mazurke clandestine, sono delle serate in cui ci si ritrova in un qualche bella piazza a suonare e ballare insieme, si portano gli strumenti esclusivamente acustici dicendo addio all’elettricità (ma anche alla siae, ai vari permessi ecc ecc) e si rende onore alla musica, al ballo e alle tante belle piazze dei nostri paesi che per occasioni di questo genere esistono.
Nella mia regione, le Marche, per fortuna ci sono ancora tante occasioni per trovarsi a suonare fuori da qualsiasi logica di mercato, si suona per il gusto di suonare e sentir suonare, con gli strumenti più disparati. Ritengo di essere dunque molto fortunato.
4) Ti Autoproduci o hai un etichetta alle spalle ? ci parli delle tue esperienze in materia ?
"Ho sempre autoprodotto tutto quello che ho realizzato, tutto è liberamente scaricabile anzi, per chi volesse andate pure a farvi un giro per il mio blog : www.cartolinedautore.blogspot.com e alla paginahttp://cartolinedautore.blogspot.it/p/dove-scaricare-gli-al… troverete tutto quello che ho prodotto. Per gli album ho avuto un bel rapporto di collaborazione con la Vittek Records http://vittekrecords.com/ , una etichetta umbra che distribuisce musica scaricabile gratuitamente, era quello che cercavo e che mi ha dunque appoggiato pubblicando gli album s""sulla sua pagina.
Ci sono diverse vetrine disponibili per le produzioni indipendente, su internet è facile entrare a farne parte ma spesso non sono altro che enormi contenitori di tutto e niente, è difficile destreggiarsi ma il fatto che ci siano così tante possibilità rende ancora più importante il passaparola fra appassionati che magari ti danno i giusti consigli su cosa e dove ascoltare. Poi c’è chi ti chiede soldi per pubblicarti, per ascoltarti, per recensirti, per trasmetterti per...esistere, in qualche modo bisogna starne fuori, di nuovo qui subentra il marketing e non la passione.
5) Che progetti hai per il futuro?
Ho diverse nuove canzoni pronte che spero di poter iniziare a registrare quanto prima, per il momento sono impegnato con la preparazione di uno spettacolo con la compagnia “il cantiere dei sogni” di cui faccio parte; ci sono dentro alcune mie canzoni e se tutto procede come previsto debutteremo a metà febbraio a teatro con il nostro “Orfeo e Euridice” non posso che invitare voi tutti ad assistere, sarà meraviglioso.
Vi saluto lasciandovi un paio di indirizzi dove ascoltare in streaming le mie canzoni : https://www.youtube.com/user/ThePisiTroll/playlists…
https://soundcloud.com/silvano-staffolani
per ogni altra cosa che vorrete chiedermi : silvanostaffolani@gmail.com 
Ascoltate il suono della libertà: una voce che canta, uno strumento che suona, piedi che ballano. 

martedì 19 gennaio 2016

Il blog VISIONI SONORE dedica alla mia produzione musicale un bell'articolo a firma Debora Sechi (che ringrazio personalmente per l'attenzione rivolta) - raggiungibile a questo indirizzo : http://visionisonore.altervista.org/blog/silvano-staffolani-qualcuna-giunta-a-destino/

lunedì 18 gennaio 2016


Una delle web radio che trasmette musica indipendente o comunque diversa da quella che si ascolta un po' in tutte le altre radio è Thunder Music Radio (T.M.R.) raggiungibile a questo indirizzo : http://thundermusic.caster.fm/. Hanno già trasmesso anche la mia musica quindi non mi resta che consigliarvi un ascolto attento, se non riuscite tutta le settimana almeno il sabato sera, intorno alle 20:00 c'è il programma "Tonight I sing a song" con musica e canzoni provenienti un po' da ogni parte del mondo, il tutto impreziosito dalla passione con cui i conduttori sanno scegliere chi e cosa trasmettere. 
Proviamo a fare qualche domanda a Carlo, membro dello staff della radio per capire qualcosa in più sul mondo T.M.R.: 
Vista la passione con cui promuovete la musica indipendente sapreste dare una vostra opinione sulla "salute" della stessa?
oggi la musica e un po' stanca manca di cuore passione e genio, è diventata un fattore commerciale e non cerca più di emozionare gli ascoltatori si guarda solo all'ascolto e non se di un cantautore si conosce tutto quello che ha fatto. Prima i generi erano tanti e vari oggi sono tre
Che tipo di differenza trovate tra le produzioni italiane e quelle che vi arrivano da fuori confine?
Quelle italiane e non tutte  si fermano all'ascolto e non vanno oltre e un po come quando ti proponi in un locale non ti chiedono  che genere fai per saperlo ma per sapere quanta gente porti. Mentre la musica straniera gioca sul sound sugli effetti visivi come i video cercano di prendere in modo completo l'ascoltatore
Un qualche consiglio a chi produce musica prima di sottoporla a radio come la vostra?
continuare a produrre magari unendo vari tipi di sound e non fermarsi e come prova del 9 usufruire del contatto diretto col pubblico tramite i canali web e non le radio fm perché solo così si può avere una conferma sincera del tuo lavoro, ma non ci dimentichiamo di quei vecchi locali dove danno la possibilità di esprimere le proprie capacità musicali
Un contatto per chi è interessato dove spedire il materiale?
Questo è il canale YouTube che abbiamo messo a disposizione per qualsiasi persona che vuole esprimersi tramite la musica
Thunder.music59@gmail.com Watsup 3921117793 per mandare file
Grazie Carlo.
Buon ascolto a tutti voi.




martedì 12 gennaio 2016

LA PASQUELLA
“nei giorni che precedono l’Epifania, comitive di gente allegra e...scroccona, si sparpagliano
per le campagne, e, al suono di ben noti strumenti musicali, vanno cantando qualcuna delle
solite Pasquelle sulle vie, o davanti la casa dei contadini, ai quali, col pretesto di augurare loro
e alle loro figliuole, il buon anno, chiedono, quasi sempre ottenendoli, regali mangerecci
(trasportati poi, appesi ad una pertica, poggiata sulle spalle di due compagni) che saranno
consumati allegramente nel tradizionale crepaccione o satollaggio” – da “Ethnos” tradizioni
popolari italiane – Giovanni Crocioni – la gente marchigiana nelle sue tradizioni – edizioni
orticelli srl – milano 1951


Le Marche, una strana regione in cui le tradizioni fanno la voce grossa, scalciano, spingono e si alzano sulla punta dei piedi pur di non rimanere indietro ed essere abbandonate - non viste e non considerate - a favore della modernità, che con tutti i suoi mezzi è la super favorita ad aggiudicarsi ogni spazio disponibile della nostra quotidianità.
I canti di questua appartengono alla categoria di quelle usanze antiche la cui memoria non appartiene di certo ad una sola generazione, indietro nel tempo qualcuno ha iniziato ad andare casa per casa cantando ed omaggiando con versi bene auguranti chi ascoltava in cambia di ricompense più o meno “cospicue”; dove è iniziato o quando neanche interessa più di tanto saperlo: il nostro tempo tra i tanti doni dal passato ha ricevuto anche questo e la cosa migliore è goderselo partecipandovi attivamente.
E’ giunto l’anno nuovo e il primo canto che va a “segnare il calendario” è quello della pasquella; sono diversi i paesi dove i suonatori e cantori si ritrovano alla data prestabilita, ci si raggruppa nella pubblica piazza dove vengono assegnate zone o vie da percorrere ed ogni gruppo dove aver avuto le indicazioni su dove andare inizia il percorso. Di casa in casa si chiede l’autorizzazione prima di iniziare e poi si intona la canzone che immancabilmente finisce con un saltarello, giusto per movimentare e rallegrare ancora di più l’uscio o il cortile dell’abitazione (ma anche il pianerottolo o l’ingresso o qualsiasi altra stanza interna), la “padrona” di casa spesso viene coinvolta nella danza e quasi mai si tira indietro.
Finita l’esibizione è usanza che vengano offerti cibi e bevande, per “risollevare” i musici dopo tanta fatica e prepararli a continuare il cammino, la “vergara” di casa offre i dolci da lei fatti decantandone la bontà mentre il “vergaro” semplicemente decanta vino a volontà...in genere il cammino di casa in casa prosegue sempre più traballante.
Se la Pasquella viene portata in un paese in cui c’è una qualche organizzazione che ha curato il tutto si è soliti offrire a tutti i partecipanti un pranzo collettivo, al ritorno dalla questua dunque i gruppi consegnano agli organizzatori il ricavato monetario che serve a coprire le spese e tutti insieme poi sono seduti in attesa del pranzo che immancabilmente si trasforma in una festa dove chiunque ha uno strumento suona e canta (non necessariamente la stessa canzone o melodia di chi siede al suo fianco, ovvio) e l’allegria contagiosa diventa segno distintivo in ogni volto mentre la bolgia cresce di portata in portata.
Ci sono luoghi da visitare ma ancora più importante è chi sono ancora momenti fuori dal tempo dove abitare, almeno per un po’, la Pasquella nelle Marche è uno di questi; peccato per chi non c’era.   
- nella foto (di Silvano Pierini) : la Pasquella a Monsano -


altre foto di Betta